L'associazione storica romana ha inaugurato un nuovo spazio espositivo nella città lombarda
"Sem tetos, sem terras, sem moradias": senza tetto, senza terra, senza casa. Sono i 300 abitanti ritratti da Peter Bauza che mette in evidenza il lato nascosto di Rio de Janeiro nelle mostra "Copacabana Palace". Con questo titolo si evoca, molto ironicamente, un famoso resort di lusso della città, anche se nei ritratti non c'è nulla di sfarzoso. La mostra inaugura il nuovo spazio espositivo Officine Fotografiche, inaugurata a Milano dalla storica associazione romana.
L'edifico occupato dai senzatetto doveva dare una casa alle famiglie povere della città ma la sua costruzione non venne mai portata a termine. Il Copacabana Palace non offre nulla: non c'è acqua, elettricità, sistema fognario causando gravi problemi di salute ai suoi abitanti. Qui, però, le condizioni sembrano migliori rispetto alle favelas da cui provengono la maggior parte delle persone.
Gli abitanti vendono cibo lungo l'autostrada racimolando pochi dollari mentre sognano una casa che forse non arriverà mai. E' questo che il fotografo di origini tedesche vuole trasmettere: Bauza narra tramite le sue foto la realtà nascosta di un problema sociale che sembra non aver soluzione.
Lo spazio espositivo della mostra è stato creato dall'associazione di Roma, Officine Fotografiche, che apre così una nuova sede a Milano. Punto di riferimento per la fotografia, le Officine riuniscono motle persone del mondo culturale cercando di offrire spazio di scambio e di incontro in una città storicamente molto attenta alla fotografia e alle arti visive.
Inaugurazione Mostra
Officine Fotografiche
Giovedì 15 dicembre 2016 - ore 19
via Friuli 58-60 (ingresso da via Privata Rezia), Milano
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