In via Donatello 7

Milano, la street art del Loved Space visitabile 24 ore al giorno

L’iniziativa per permettere una maggiore relazione tra spazio e persone. L’intervista all’ideatrice Rossana Ciocca

28 Giu 2018 - 17:40
 © sito-ufficiale

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Un’installazione di arte contemporanea aperta 24 ore su 24. È questa l’idea della gallerista Rossana Ciocca. Realizzata in collaborazione con l’artista Massimo Uberti l’opera consiste in una sedia illuminata con dei neon situata in una stanza vuota con le pareti rivestite in foglie d'oro. Quest'ultime, insieme ai neon creano diversi giochi di luce nel corso di tutta la giornata. Effetti sempre sotto gli occhi di tutti visto che l’installazione si trova in una vetrina, che affaccia sulla strada di via Donatello 7 a Milano, e che sarà visitabile fino al prossimo 30 settembre.

Come è nata l’idea?
Il tutto si basa sullo spazio in cui si trova l’opera, una vetrina ad angolo di un palazzo liberty. Questa collocazione la fa assomigliare molto ad un cubo di vetro. La vetrina è uno spazio che più di ogni altro stabilisce un contatto con il pubblico. Proprio per questo ho commissionato all’artista un intervento che si può vedere sempre. Inoltre in questo modo le persone possono osservare attentamente i cambi di luce che si verificano man mano che la giornata scorre. Questo tipo di spazio crea una sospensione tra l’interno e l’esterno, una situazione simile alla lanterna magica. 

Che cosa le piace di più di questo spazio?
Il contatto con la strada, una cosa che spesso le gallerie d’arte non hanno. Io con la mia fondazione, Art City Lab, mi occupo non solo di arte contemporanea ma anche di analizzare le relazioni tra le persone nello spazio pubblico. Un tipo di contesto, come quello di Via Donatello, è perfetto per questo scopo.

Perché lo spazio si chiama Loved Space?
Perché è un luogo in cui l'amore trionfa. Le materie usate sono sempre le stesse, oro argento e neon. Per l’artista Massimo Uberti l’oro ha lo stesso significato che aveva nell’antichità dove Dio e l’infinito erano rappresentati con il colore più pregiato.

L’oggetto dell’installazione rimarrà la sedia o potrà cambiare?
Se l’oggetto cambierà, anche il significato dell’opera sarà diverso. Ora non lo sappiamo ancora, ma non possiamo escludere che l'istallazione verrà cambiata nel corso dell'esposizione. Non modificheremo, invece, il colore delle pareti rivestite in oro perché è un processo che richiederebbe troppo tempo..

Questo progetto è un’esclusiva?
No, rientra nella progettualità della vetrina. Nei prossimi mesi chiederò ad altri artisti di realizzare nuove opere. Ma il format sarà sempre incentrato sullo spazio pubblico e la sua relazione con la strada e gli abitanti.

Come è andata la prima settimana di mostra?
I primi riscontri sono positivi. Di base la vetrina è chiusa per cui l’installazione si ammira dall’esterno, ma chi vuole approfondire il lavoro o incontrare l’artista può prendere appuntamento. Siamo molto soddisfatti anche perché in Italia è il primo esperimento di questo tipo.

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