Un'iniziativa ideata dal marito di Francesca Del Rosso, la giornalista morta di cancro meno di un anno fa. In gara un'ottantina di libri. Nella giuria anche Roberto Saviano e Chiara Gamberale
Francesca Del Rosso in un suo viaggio in Togo (Foto di Mauro Consilvio) © tgcom24
Lo scorso dicembre la giornalista Francesca Del Rosso è scomparsa dopo una lunga battaglia contro il cancro. Era diventata Wondy come Wonder Woman, rispolverando un vecchio soprannome che si portava dietro dai tempi dell'università, e come una supereroina, con la tenacia e col sorriso, aveva affrontato la sua malattia. Ora un premio letterario, presentato a Milano e ideato da Alessandro Milan, marito di Francesca, e dall'associazione "Wondy sono io", va a celebrare la resilienza, ossia la "capacità di resistere senza rompersi". I libri in gara verranno giudicati da una giuria d'eccezione presieduta da Roberto Saviano.
Perché un premio letterario? Perché "I libri, a volte, raccontano storie che ci aiutano a tenere duro, a posare anche sulle difficoltà uno sguardo positivo", si legge sul sito dell'associazione.
"Un giorno mi sono svegliato e ho capito che dovevo fare qualcosa per lei - ha raccontato Milan -. Il premio nasce alla Wondy, per un impulso, per un istinto". Francesca amava i libri, lei stessa ne aveva scritti cinque (tra cui l'ultimo, "Breve storia di due amiche per sempre", uscito poco prima dell'ultima ricaduta, e "Wondy. Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro") e aveva creato un blog per raccontare la malattia, "Le chemioavventure di Wondy". Francesca aveva dimostrato una straordinaria capacità di accettare con un sorriso quel cancro che peggiorava progressivamente. Da qui l'idea di ricordarla con un premio, il premio "Wondy – per la letteratura resiliente"
Guarda dove ti abbiamo portato, Franci. @PremioWondy @WondySonoIo #Resilienza pic.twitter.com/IgzMdSTGcB
— Alessandro Milan (@alinomilan) 24 ottobre 2017
In gara ci sono circa ottanta libri. Non tutti parlano di malattia, ma sono tutte storie di dolore, alcune autobiografiche, come La più amata di Teresa Ciabatti, seconda al premio Strega.
La giuria è presieduta da Roberto Saviano ed è composta da nomi molto noti del panorama culturale italiano: Daria Bignardi, Paolo Cognetti, Donatella Di Pietrantonio, Ferruccio de Bortoli, Chiara Gamberale e tanti altri.
La sestina finalista verrà presentata il 12 dicembre, mentre il 5 marzo 2018 verrà annunciato il vincitore al teatro Manzoni di Milano. Il premio della giuria tecnica è di 5mila euro, mentre è di 2mila quello della giuria popolare che si esprimerà sui social.