fino al 15 febbraio

Modigliani torna in Toscana: una mostra a Pisa racconta il genio e la sua Parigi

Dal 3 ottobre al 15 febbraio 2015 Palazzo Blu accoglie più di cento opere di Modì e dei suoi compagni di avventure: Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall e altri

03 Ott 2014 - 14:38

Quando Modigliani morì, a Parigi, Le Figaro scrisse: "Furono magnifiche esequie, a cui presenziarono Montparnasse e Montmartre: pittori, scultori, poeti e modelli. Il loro straordinario corteo scortava il carro funebre coperto di fiori. Al suo passaggio, a tutti gli incroci, gli agenti della polizia si mettevano sull'attenti e facevano il saluto militare. Modigliani salutato proprio da coloro che l'avevano tanto spesso ingiuriato! Che rivincita!".

Modigliani torna in Toscana: una mostra a Pisa racconta il genio e la sua Parigi

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© ufficio-stampa  | Léopold Survage, Il Barone di Oettingen. 1917
© ufficio-stampa  | Léopold Survage, Il Barone di Oettingen. 1917
© ufficio-stampa  | Léopold Survage, Il Barone di Oettingen. 1917

© ufficio-stampa | Léopold Survage, Il Barone di Oettingen. 1917

© ufficio-stampa | Léopold Survage, Il Barone di Oettingen. 1917

Amedeo Modigliani rappresenta forse l'ideale di artista bohème. Il grande Modì, tanto famoso dopo la morte, condusse una vita misera e tormentata fra i quartieri parigini di Monmartre e Montparnasse, dove le idee erano molte e i soldi pochi. Grazie alla Ville Lumière poté sviluppare la sua arte e il suo talento, ma la dissoluta vita parigina fu fatale per la sua salute da sempre cagionevole. I suoi ritratti, prodotti copiosamente per far fronte ai bisogni finanziari, erano venduti per pochi soldi nonostante quello stile personalissimo e geniale che poco dopo sarebbe valso una fortuna.

Una mostra a Pisa racconta l'artista e il contesto in cui Modigliani prende forma, il confronto con le ferventi correnti artistiche di inizio secolo che Modì assorbe rapidissimo, senza assomigliare a nessuna. Il suo primo incontro però è con la scultura, che dovrà abbandonare a causa delle polveri prodotte in fase di lavorazione, nocive per la sua salute. Dalle sculture di Constantin Brancusi Modigliani trattiene i motivi di arte arcaica e arte negra ancora visibili nei suoi ritratti.

Abbandonata a forza la scultura, si dedica alla pittura. Dal confronto con le avanguardie, in particolare Picasso e Tulouse-Lautrec, deriva il colore e la linea che rielabora nell'esplorazione della figura umana, unico tema della pittura di Modigliani. Ma i suoi nudi vengono giudicati indecenti, tanto che la sua prima esposizione viene chiusa dalla polizia appena tre ore dopo la sua apertura. Quello stesso anno si aggrava la malattia che lo porterà alla morte due anni dopo. Restano i suoi ritratti, trasfigurati e allungati in forme ideali attraverso cui si vede l'anima dei soggetti. Chi posava per lui diceva che era come "farsi spogliare l'anima".

Amedeo Modigliani et ses amis

a cura di Jean Michel Bouhours

Pisa, Palazzo Blu

3 ottobre 2014 - 15 febbraio 2015

per informazioni: www.palazzoblu.it/index.php

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