I bestseller, il grande amore per l'India e l'associazione fondata con Madre Teresa di Calcutta per aiutare i lebbrosi e i malati di tubercolosi
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Lo scrittore francese Dominique Lapierre, ex grande firma di "Paris Match" e autore di bestseller internazionali come "La città della gioia", è morto a 91 anni. Lo conferma la Mondadori, che ha pubblicato i suoi libri in Italia. Tra i suoi successi anche "Più grandi dell'amore", "Parigi brucia?" e "Mezzanotte e cinque a Bhopal". Nel 1982, con il sostegno di Madre Teresa di Calcutta, fondò l'associazione "Action pour les enfants des lépreux de Calcutta", alla quale ha devoluto la metà dei suoi diritti d'autore, in favore di scuole e centri per la lotta alla lebbra e alla tubercolosi
I reportage e l'amore per l'India - Nato nel 1931 a Châtelaillon-Plage, nel primo romanzo, "Un dollaro mille chilometri" (1949) Lapierre ha raccontato un lungo viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta ha realizzato diversi reportage per il giornale "Paris Match", tra cui quello dedicato all'India da cui ha tratto ispirazione per il bestseller "La città della gioia", diventato un film di Roland Joffé nel 1992.
Tra le sue opere, si ricordano "Parigi brucia?" (scritto con Larry Collins), da cui nel 1966 è stato tratto l'omonimo film di René Clèment, "Mezzanotte e cinque a Bhopal" (con Javier Moro) e "New York brucia?" (con Larry Collins), un romanzo fantapolitico che lega l'imminente esplosione di una bomba atomica a New York con l'abbandono da parte di Israele dei territori palestinesi occupati.