Fu cronista di nera, inviato di guerra e firma di numerose testate
È morto a 95 anni Luca Goldoni, giornalista e scrittore. Fu cronista di nera e inviato di guerra per varie testate tra cui il Corriere della Sera, QN, Il Resto del Carlino, il Giorno, la Nazione. Tra i premi vinti in carriera il "Libro d'oro", per aver superato i tre milioni di copie vendute con i suoi titoli e la Palma d'Oro al salone dell'umorismo per "Non ho parole". È morto nel pomeriggio all'hospice di Casalecchio di Reno, dove era stato ricoverato negli ultimi giorni per un peggioramento delle condizioni di salute.
Nato a Parma nel 1928, inizia per il quotidiano della sua città, la Gazzetta di Parma e in seguito a Bologna per il Resto del Carlino.
Tra le tante storie della sua carriera ci fu quella per cui nel 1968 dettò la corrispondenza da Praga, dopo l'invasione dei carri armati sovietici, in dialetto parmigiano
Fra i suoi libri "Lei m'insegna", "È gradito l'abito scuro", "Italia al guinzaglio2, "Il sopravvissuto" (premio Fenice Europa), e "Francesco Baracca", scritto con il figlio Alessandro, anche lui giornalista e dedicato all'aviere di Lugo. E tra i personaggi di cui si appassionò ci fu la sua concittadina Maria Luigia, duchessa e una delle mogli di Napoleone: "Maria Luigia precorre i tempi (anche nel mal di stomaco): è una finta massaia che, assaggiato il gusto del potere, non vuole più farne a meno. Tutto il resto, sentimenti, amori, tradimenti, sono soltanto tumultuoso contorno", scrisse Goldoni.