Era ricoverato all'ospedale di Rivoli (Torino) in gravi condizioni. È stato anche uno dei più grandi studiosi di Martin Heidegger
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È morto Gianni Vattimo. Il filosofo, 87 anni, era ricoverato all'ospedale di Rivoli (Torino) in gravi condizioni. A dare la notizia è stato in un post su Facebook, Simone Caminada, assistente e compagno per 14 anni del filosofo. Vattimo era noto per aver sviluppato il concetto di "pensiero debole" come critica della metafisica tradizionale. È stato anche parlamentare europeo.
"Mia madre come ogni sera gli ha detto 'ci vediamo domani Gianni' e lui ha avuto la forza col dito di indicare 'no'. Io gli ho assicurato che stava lasciandoci nell'amore del suo grande popolo. Sul suo profilo ho scritto ciò che lui tempo fa mi chiese di scrivere nel caso estremo e in fondo è tutto dentro la sua grande autoironia. Grazie a tutti. Ciao prof". Lo ha scritto su Facebook Simone Caminada, che ha pubblicato sulla pagina del filosofo l'epitaffio: "Ero debole. Gianni Vattimo 04-01-1936 19-09-2023".
Era nato nel capoluogo piemontese il 4 gennaio 1936. Si può considerare il più grande studioso del pensiero di Martin Heidegger, dopo aver avuto maestri come Hans Georg Gadamer. Antidogmatico, convinto sostenitore del fatto che non si può raccontare in modo filosofico o scientifico l'ordine autentico delle cose, ha criticato ogni posizione metafisica.
Con Pier Aldo Rovatti ha curato nel 1983 una raccolta di saggi sul pensiero debole, di cui è stato considerato il massimo esponente. Ha sempre cercato di rendere accessibili le sue teorie anche al pubblico meno colto, con una scrittura molto semplice e chiara. Si dichiarava comunista ma "non in senso veteromarxista" ed era molto religioso. Si definiva "omosessuale e cristiano" ed è stato considerato un precursore delle tematiche lgbtq.
Oltre a essere stato professore dell'università di Torino, ha insegnato anche all'estero e ha ricevuto lauree honoris causa da prestigiose atenei internazionali. È stato anche europarlamentare per due legislature prima nei Democratici di sinistra nel 1999 e poi con l'Italia dei Valori di Di Pietro nel 2009, ed ha contribuito alla divulgazione della filosofia conducendo programmi televisivi in tv.