Tra i più noti fumettisti italiani, aveva 68 anni e faceva parte del team di disegnatori della Sergio Bonelli Editore
E' morto ad Asti Luigi Piccatto, storico disegnatore di "Dylan Dog", di cui ha realizzato 47 albi. Tra i più noti fumettisti italiani, aveva 68 anni e nel 1986 era entrato a far parte del team di disegnatori della Sergio Bonelli Editore, di cui divenne uno dei più prolifici autori. Suoi gli episodi "cult": "Golconda", "Verso un mondo lontano" con Tiziano Sclavi e "Il battito del tempo "con Michele Medda .
Nato a Torino nel 1954, Piccatto ha cominciato a disegnare fumetti negli anni '70, con "Chris Lean", serie pubblicata su Corrier Boy. Tra il 1981 e il 1982 ha lavorato per brevi episodi autoconclusivi per Skorpio e Lanciostory.
Il grande salto avviene però nel 1986, quando Sergio Bonelli Editore lo assume nel team di disegnatori del neonato Dylan Dog. Autore di tutta la serie "Dylan presenta Groucho" (9 albi), ha realizzato anche tredici racconti brevi e di più lungo respiro tra "Almanacco della Paura", Speciali e vari Albi Gigante. Parallelamente, tra il 1986 e il 1988 ha disegnato "Roy Rod" e "Abular" per il Corriere dei piccoli.
Il suo stile, attento ai dettagli, alle ombre e ai volumi, ma anche alle estremizzazioni, lo ha legato ad alcuni degli album più splatter della collana, come "I conigli rosa uccidono" o "Gran Guignol" e ai filoni più surreali come "Golconda!" e "La quinta stagione", tra situazioni oniriche e squartamenti. Matita molto versatile spaziava dal realismo al grottesco fino al disegno umoristico. Nel 2006 viene insignito dai lettori della rivista "Fumo di China" come miglior disegnatore di stile realistico.
Piccatto ottiene riscontri in tutto il mondo con la pubblicazione di sue tavole anche all’estero in paesi quali Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Brasile. A partire dal 1999 disegna alcuni episodi di Magico Vento (2006) e Demian (2007). Nel 2012 realizza il graphic novel "Darwin", che racconta un'avventura nella Parigi sconvolta dallo scatenarsi di forze misteriose in cui un gruppo di giovani sopravvissuti cercano di salvare la loro civiltà - con la collaborazione alle scenografie e chine di Renato Riccio e Matteo Santaniello.