fino al 5 ottobre 2014

"Transiti e incontri" al Diocesano di MIlano

Dal mare archeologie di poesia in uno scandire musicale

13 Ago 2014 - 19:29
 © gianni-marussi

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La mostra, a cura di Paolo Biscottini, è un percorso in nove sale che conduce il visitatore in un viaggio alla scoperta della ricerca artistica di Gabriella Benedini, che da cinquant'anni lavora a Milano sotto il segno della riservatezza.

"Transiti e incontri" al Diocesano di MIlano

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"Transiti e incontri" è un percorso cronologico che conduce il visitatore in un vero e proprio viaggio attraverso i diversi momenti della ricerca dell'artista lombarda, segnato da 8 grandi installazioni che simboleggiano i temi conduttori del lavoro di Gabriella Benedini.


Archeologia di forme, delicate e soffuse. Parole scritte nella sabbia e portate nel vento. Alchimie di quanto il mare ributta sulla spiaggia e paziente amore discerne e assembla e ripropone in una visone poetica del mistero rinnovato della creazione. Il pendolo di Gabriella oscilla tra antropologia, astronomia, geologia, archeologia, storia, mito e le nostre esili esistenze. Un viaggio del sentire che ripropone antiche cabale. Ferro arrugginito che in oro si trasforma. Come nella meditazione il silenzio diventa lo spazio della pausa tra un rifiuto che diventa violino, un frammento che diventa ricamo prezioso. Un'autostrada di note che rimbalzano l'una con l'altra in una sinfonia alchemica. Segni sulla sabbia che tracciano arcaici percorsi, avvolti dal silenzio. La collocazione museale mai fu così appropriata.

L'esposizione ha inizio con un grande lavoro che fa parte del ciclo I Teatri della Melanconia, indagine che all'inizio degli anni ottanta ha portato l'artista a interessarsi del significato profondo e mistico dell'alchimia. A questo segue l'interesse per il mondo del mito, concretizzato nell'evocazione della storia di Psiche, un modo per continuare il tema precedente: congiungere cioè il mondo terreno a quello divino, con la conseguente ascesa nel mondo degli dei. Ecco dunque la Porta del cielo, le Vele di Psiche e le Nozze di Psiche. A favorire ulteriori spostamenti e metamorfosi il tema del Viaggio, che è sintetizzato dalle Vele o Memorie del vento: tre grandi sculture verticali dalla forma concava che possono accogliere il vento o memorie di viaggi lontani. Ad esse si affiancano una grande opera rotonda, che allude a un mappamondo, intitolata L'Eco del mondo, e dodici piccole mappe fatte con antiche scritture.
Allo spazio si sostituisce la profondità del tempo, scandita da sette Metronomi, affiancati da un altro strumento di misurazione, l'Astrolabio, scultura di ferro e legno.
L'apertura al mondo impalpabile della musica prende forma nella sala delle Arpe, sculture polimateriche di grandi dimensioni, cui si affiancano piccoli strumenti fantastici, ottenuti attraverso l'assemblaggio di materiali di recupero: la possibilità combinatoria è infinita e ogni risultato è una formula, sfuggita da un enorme ingranaggio. Tempo, musica, scrittura, tutto si mescola e confluisce nel dialogo di una Meridiana con le sculture pensili: Rimescolare il Tempo, L' Arpa del Pittore e con i Libri, posati su leggii come fossero spartiti.

Completa la rassegna la proiezione di due film dell'artista, Diutop (Il giorno di utopia) e Il deserto, realizzati in super 8 negli anni Settanta.

Il catalogo, corredato da un ricco e suggestivo apparato iconografico, propone testi critici di Paolo Biscottini e di Paolo Bolpagni.

Sino a sabato 30 agosto il Museo è aperto al pubblico

 da martedì a sabato

ore 19.00 / 23.00 I
INGRESSO RIDOTTO
 - La biglietteria chiude alle ore 22.30

TRANSITI E INCONTRI Gabriella Benedini 1984 - 2014
24 giugno - 5 ottobre 2014

Museo Diocesano di Milano

Corso di Porta Ticinese, 95

MILANO

info.biglietteria@museodiocesano.it
www.museodiocesano.it

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