A Genova Transformer No. M208 targato Molodkin
© ufficio-stampa
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L’arte vince la politica internazionale come bandiera universale
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"I miei Transformer sono strutture primarie, gabbie aperte, composte da due moduli, il tubo al neon e il tubo industriale riempito di petrolio: chiaro e scuro, positivo e negativo, simbiosi di ottimismo e pessimismo, vittoria e fallimento, euforia e sofferenza, utopia e distopia".
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Fino al prossimo 24 agosto Palazzo Ducale di Genova presenta Transformer No. M208, esposizione di assoluto rilievo tutta dedicata ad Andrei Molodkin, artista consacratosi nel gotha dell'arte contemporanea alla Biennale di Venezia del 2009 dove la matericità della sua creazione (Le Rouge et Le Noire) si esplicava nella commistione macabra tra petrolio e sangue umano tanto discussa, anche per la scelta dell'autorità politica russa di censurarne la didascalia.
L'evento, inauguratosi il 17 luglio scorso, è allestito nel Salone del Maggior Consiglio e nella Cappella del Doge, luoghi simbolici del potere, che non a caso l'artista trasforma con la sua opera. Secondo le stesse parole di Molodkin “I miei transformer sono strutture primarie, gabbie aperte, composte da due moduli cioè il tubo industriale riempito di petrolio:chiaro e scuro, positivo e negativo, simbiosi di ottimismo e pessimismo, vittoria e fallimento, euforia e sofferenza, utopia e distopia”.
Parola ambigua l'utopia, che cambia a seconda del contesto culturale e che fiorisce in tutti i campi dove c'è desiderio di cambiamento. Ben lo sa Molodkin, non solo per la connotazione fortemente politica della sua visione artistica, ma per il suo background, tra cui la dolorosa esperienza di servizio militare nell'esercito sovietico dal 1985 al 1987.
Questo paese di nessun luogo, letteralmente da ou-topia, sfocia inevitabilmente nell'ucronia grazie alla commistione antico e moderno, alla contestualizzazione delle opere nell'ambito di Palazzo Ducale. Come spiega il deus ex machina dell'evento, la nota curatrice Linda Kaiser,"lLallestimento è importante su vari piani: per la prima volta Molodkin espone in Italia con opere pubbliche, la preziosità del suo operato in arte è testimoniato da un recente acquisto della Tate Modern di Londra che ha solo il suo lavoro incentrato sul petrolio, in più Molodkin rappresenta il dissidente ad honorem del mondo dell'arte e riesce a far dialogare con estrema naturalezza antico e moderno. Penso all'installazione nel Salone del Maggior Consiglio che rimanda al discorso squisitamente politico e alla croce posizionata alla Cappella del Doge dove il simbolo religioso trasfigurato si sostituisce all'altare seicentesco con il nuovo Dio che non è più il denaro ma l'energia, quindi il gas e il petrolio. Le sensazioni psicosensoriali che suscitano le installazioni sono fortissime, tanto che sono attualmente oggetto di studio da un team di ricercatori. Lo spaesamento è massimo proprio nella Cappella del Doge dove la Madonna fronteggia la croce di Colombo ed è trafitta dall'installazione di Molodkin che tuttavia la illumina e la esalta, così come a sinistra e a destra della stessa rivaleggiano una scena di guerra e la traslazione delle Sacre Spoglie dall'altra. Il contesto dunque non è casuale, ma è un rimando all'opera stessa a seconda della posizione del visitatore la Madonna sembra addirittura toccare i tubi e benedire il nuovo potere e il motto “refugium ed virtus” della stessa suona come una didascalia”.
Vale a dire che ci sono insiemi che hanno se stessi come membro: ad esempio l'insieme degli insiemi con più di un elemento appartiene a se stesso proprio perché è la somma dei vari elementi. Il mondo, come rimando alla filosofia e non solo all'arte, non ha bisogno di dogmi ma di libera ricerca.
Andrei Molodkin, nasce nel 1966 a Boui, nel nord della Russia. Dopo i primi studi artistici, dal 1985 al 1987 presta il servizio militare nell'esercito sovietico. Si laurea nel 1992 presso il Dipartimento di architettura e Industrial design allo Stroganov Institute di Mosca. Nel 2012 la grande installazione "Liquid Modernity" entra a far parte della Tate Modern Collection di Londra. Tra le ultime esposizioni di maggiore rilievo si annoverano: Catholic Blood, Void, Derry, Iralanda del Nord 2013; Crude, Katzen Art Center, American University Museum, Washington D.C. 2013; Futurologia, Nantes Biennale 2012; Liquid Black, Museum Villa Stuck, Monaco 2012; Crude, Station Museum of Contemporary Art, Houston, Texas, 2011; Le Rouge et Le Noire, Padiglione Russo, 53° Biennale di Venezia 2009.
Andrei Molodkin - Transformer No. M208
Salone del Maggior Consiglio e Cappella del Doge
17 luglio - 24 agosto 2014
Orari: martedì-domenica, ore 10-19, chiuso il lunedì
Ingresso € 5
Informazioni: biglietteria di Palazzo Ducale tel. 010 5574064/65 e su www.palazzoducale.genova.it