Un viaggio tra gli ottantotto padiglioni nazionali della 55° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia
Carl Gustav Jung e Rudolf Steiner, 55° Biennaledi Venezia, Palazzo Enciclopedico, Giardini © Gianni Marussi
Dal 28 maggio al 5 giugno abbiamo percorso, per lo più sotto la pioggia, in lungo e in largo una Venezia che si affaccia, sempre splendida, sul panorama dell'arte e della mondanità della 55. Biennale (1 giugno > 24 novembre 2013).
Il tema del censimento enciclopedico che domina la Biennale di Massimiliano Gioni, spazia dai Giardini all'Arsenale, con gli altri padiglioni che ne diventano costellazioni. Quest'anno dieci in più, disseminati nella città con i 47 Eventi collaterali.
Mentre l'incipit dei Giardini è straordinario con il Libro rosso di Carl Gustav Jung (quasi 17 anni di lavoro per 205 pagine) e le lavagne di Rudolf Steiner che ci conducono all'interno dell'antroposofia, come Dante e Virgilio ci introducono nell'Inferno del contemporaneo.
Man mano che questo percorso "museale" si snoda, le briciole di Pollicino si sperdono. Lavori di artisti sconosciuti o poco noti che non si sa bene a quale titolo appaiano nelle sale, il cui percorso è già ingarbugliato dalla non indicazione di marcia.
Una follia profetica che si banalizza e dà consistenza al tema dell'incertezza. L'arte contemporanea in talune scelte si dibatte come una falena sul baratro del nulla e del banale. Più censimento del pattume che interrogazione colta sul senso della vita globalizzata.
Una scelta che nasce dalla presunzione che sono inutili orpelli la cultura, la capacità tecnica del fare, l'abilità, la tensione estetica e se vogliamo morale. Manca "la volontà espressiva" come sottolinea Gillo Dorfles, presente come artista a Padiglione Tibet, negli eventi collaterali.
Ma "le camere delle meraviglie", come le chiama Vittorio Sgarbi, che del Palazzo Enciclopedico promuove quello dei Giardini, riservano anche notevoli sorprese, come la collezione spettacolare di 158 pietre, per lo più geodi di Roger Caillois, i disegni di Guo Fengyi, materializzazioni dello spirito del Qi Gong che fanno da parallelo agli altri fantastici disegni realizzati con una punta di bambù dall'altro cinese Lin Xue all'Arsenale, che rimandano alle città di Calvino...
Ma venendo agli 88 Padiglioni Nazionali, molti sono ospiti di artisti di altre nazionalità e che, in questa contaminazione, cercano forse una svolta a quello che nazionalmente e valorialmente non riescono a rappresentare.
© Gianni Marussi
Biennale Palazzo Enciclopedico Giardini
Biglietterie: Arsenale (Campo Tana) - Giardini della Biennale
dalle 10.00 - 17.30. Ultimo ingresso in sede di esposizione: ore 17.45
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Chiuso il lunedì (escluso lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre 2013)
Modalità di visita
I biglietti singoli sono validi per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale) anche in giorni non consecutivi
I biglietti Permanent Pass e Special 2days sono validi per più ingressi in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale), sono nominali e devono essere sempre accompagnati da un documento di identità agli ingressi.
Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola/media taglia nell’area verde dei Giardini