Milano in... Naftalina
© gianni-marussi
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Tre artisti tra ironica nostalgia e romantico souvenir. Doppia personale di Alfred Drago Rens e di Studio Pace10
Naftalina, doppia personale che vede esposti insieme i nuovi lavori di Alfred Drago Rens e quelli di Studio Pace10 (Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio). Una mostra tra ironica nostalgia e romantico souvenir. Un modo di riprendere fotografie di antica/moderna memoria e contestualizzarle con contemporanea sagacia.
© gianni-marussi
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NAFTALINA si inserisce nel circuito di "Photofestival 2014", annuale kermesse milanese , curata da Roberto Mutti, dedicata alla fotografia d'autore che ogni anno promuove mostre ed eventi presso gallerie, musei e palazzi storici cittadini, spaziando tra proposte di grandi artisti affermati, giovani talenti e nuove produzioni.
Tre autori a confronto in un gioco di contrasti e analogie, dove wunderkammer diventa il piccolo spazio della galleria.
Il “trattamento” della memoria operato da Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio si propone quasi antitetico a quello che ha guidato i pensieri e le mani di Alfred Drago Rens, nel suo tagliare e incollare strati di immagini e ricordi, anche di famiglia, con l'uso indotto della tridimensionalità, porta in un'ulteriore dimensione del ricordo, snaturandolo e come cercando di renderlo attuale.
“Sono cresciuto tra silenziosi ritratti appesi alle pareti e vecchi album fotografici di parenti dimenticati, e sempre mi sono chiesto chi fossero. Cosa avessi preso da loro. Quale fosse il loro carattere e cosa avessero combinato. Da questa frustrazione sono nate storie fantastiche e impossibili che alla fine, mi sono accorto, parlavano di me."
Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio (Studio10): "Abbiamo scelto di affrontare la fotografia come MATERIA D'ARTE sulla quale intervenire attivamente con diverse sperimentazioni, oltre che come linguaggio espressivo: la nostra ricerca è incentrata sul tema della memoria, della conservazione, dell'appartenenza e dei legami sottili”.
Il loro operare racchiude i ricordi, le vecchie immagini, in contenitori di vetro, ermeticamente chiusi, che ricordano tanto le conserve della nonna. Pulitissimi nel loro splendore. Ma ecco che da lì fuoriescono immagini fluttuanti come fantasmi che si posano su grandi superfici trasparenti. In un gioco continuo di rimandi, sembrano davvero "presenze" che si mescolano tra gli spettatori. Ma le immagini contengono inserti di tavole anatomiche, precise e preziose nei disegni di un tempo. Ecco che invece della tridimensionalità di Alfred Drago Rens, qui l'effetto è dato da queste tavole anatomiche che rivelano in profondità gli elementi dei corpi.
Un modo di raffigurare per tutti, i ricordi, che partono dalla realtà documentaria di un vecchio scatto fotografico, per insinuarsi come materiale onirico nel nostro presente.
Una mostra affascinante, estremamente curata e ben allestita.
L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 26 giugno prossimo - Orario: martedì–sabato ore 16-19 - Ingresso: gratuito
Galleria l'Affiche
via dell'Unione 6
20122 Milano
Tel. 02.86450124 - 02.804978 - affiche.galleria@libero.it - www.affiche.it