L'Accademia di Svezia lo ha premiato "per le sue opere teatrali e la prosa innovativa che danno voce all'indicibile"
© Ansa
Il Premio Nobel per la Letteratura 2023 è stato assegnato allo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse. L'Accademia di Svezia lo ha premiato "per le sue opere teatrali e la prosa innovativa che danno voce all'indicibile", come si legge nella motivazione del riconoscimento.
Scrittore e drammaturgo, Fosse, nato il 29 settembre 1959 a Haugseund, è autore di diverse opere, alcune delle quali anche tradotte in italiano. Tra queste "Teatro" (Editoria&Spettacolo), "Melancholia" e "Insonni", editi da Fandango, "Mattino e sera", pubblicato da La Nave di Teseo, come anche i primi due volumi della trilogia "Settologia".
Fosse ha esordito nel 1983 con il suo romanzo "Raudt, svart" ("Rosso, nero"), sperimentando poi la narrativa breve, la poesia, la saggistica e la letteratura per l'infanzia. Già nel suo primo dramma, "Qualcosa sta per arrivare" (1992-93), si legge nella Treccani, è "compiutamente espressa la sua cifra stilistica, caratterizzata da una scrittura scarna e spietata, pronta a cogliere tutte le contraddizioni del linguaggio e delle reti relazionali, indagando temi quali la labilità della comunicazione, il divario generazionale e la precarietà dei rapporti familiari e di coppia".
Ha firmato il dittico sul pittore norvegese L. Hertervig "Melancholia" (1995-96) e intensi drammi come "E la notte canta" (1998), e "Io sono il vento" (2007). E' cavaliere dell'ordine nazionale al merito della Repubblica francese dal 2007.
Ad annunciare il nome dello scrittore premiato è stato il segretario permanente dell'Accademia Reale svedese, Mats Malm. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dal 1901 grazie alla fondazione, che venne creata da Alfred Nobel.