Ieri sera a Roma

Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024 con "L'età fragile"

È il quinto romanzo per la scrittrice abruzzese, già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 per L'Arminuta

05 Lug 2024 - 11:39
 © Ansa

© Ansa

Come da tradizione, il primo giovedì di luglio ha visto l'assegnazione del Premio Strega. A vincere la settantottesima edizione è L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio che, con 189 preferenze, ha trionfato sugli altri autori selezionati per la sestina finale, tra cui Dario Voltolini e Chiara Valerio. Di Pietrantonio ha festeggiato, come di consueto, bevendo per due volte dalla bottiglia dello storico liquore. 

Una vittoria annunciata

 Il successo di Donatella Di Pietrantonio era largamente pronosticabile. L'età fragile (Einaudi) arrivava alla serata finale come il libro più venduto e più votato tra tutti i titoli selezionati e anche ieri sera non ha tradito le aspettative. Il romanzo si è guadagnato il gradino più alto del podio con le preferenze di 189 dei 644 votanti (il 92% dei 700 aventi diritto), davanti a Dario Voltolini con Invernale (143 voti) e Chiara Valerio, autrice di Chi dice e chi tace, terzo con 138 voti. Più indietro sono rimasti Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (83 voti), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (66 voti) e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (25 voti).

Una giuria composita

 La conta dei voti, tenutasi nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, è stata un po’ più lunga del solito, dato che quest’anno si è optato per lo spoglio dal vivo. In particolare, gli ultimi cento voti sono stati scrutinati uno per uno fino alla proclamazione del libro vincitore. Alla votazione di questa edizione hanno partecipato, oltre ai cosiddetti Amici della Domenica che storicamente propongono i titoli, i 245 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero; i 30 voti di "lettori forti" scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e i 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura. A presiedere la giuria della finale, in assenza della vincitrice dell'anno scorso, Ada D'Adamo, deceduta, è stato Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci che assegna il premio intitolato al famoso liquore.

Il dramma di una famiglia

 Donatella Di Pietrantonio, dentista diventata scrittrice a cinquant’anni, condivide con la vincitrice dello scorso anno, Ada D'Adamo, la provenienza abruzzese. E in Abruzzo è anche ambientato L'età fragile, la storia di una famiglia che vive il dramma del silenzaio e dell'incomunicabilità, sullo sfondo di un violento fatto di cronaca realmente accaduto negli anni Novanta. Nel romanzo, l'immobilità della provincia appenninica, ripiegata su sè stessa e sui suoi segreti, si mescola ai drammi della modernità più contemporanea, come lo shock del Covid e l'isolamento dei più giovani. Attraverso un confronto tra generazioni che sembrano accomunate solo dal dolore, l'autrice mostra come la fragilità sia un'età che si può incontrare in tutte le fasi della vita.

Le dichiarazioni della vincitrice

 Di Pietrantonio, già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 per L'Arminuta e finalista allo Strega nel 2021 per Borgo Sud, ha spiegato così i temi del romanzo: "Volevo sottolineare l’importanza della consapevolezza, del riconoscere la propria fragilità individuale come appartenente a una fragilità più generale che ci riguarda tutte e tutti. Solo nel momento in cui se ne diventa consapevoli può diventare un punto di forza". Inoltre, al momento della premiazione, l'autrice ha voluto festeggiare prendendosi un impegno: "Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati". 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri