L'ultimo tweet pochi giorni fa: "Mi prendo qualche giorno di riposo, i vostri commenti mi faranno compagnia"
E' morto mercoledì sera a Roma, all'ospedale Pertini, lo scrittore, attore, regista, Vittorio Sermonti. Nato il 26 settembre del 1929 a Roma, aveva 87 anni. Sua una rilettura di Dante che aveva avuto grande fortuna. La sua ultima opera, il romanzo autobiografico "Se avessero", è stato nella cinquina del Premio Strega. Nella sua carriera, ha firmato 120 regie per la radio, lavorando con i più grandi attori del tempo, da Renzo Ricci a Vittorio Gassman.
La lunga carriera tra romanzi, racconti e musica - Ha scritto romanzi (La bambina Europa; Giorni travestiti da giorni; Novella storica su come Pierrot Badini sparasse le sue ultime cartucce), racconti (Il tempo fra cane e lupo), saggi. Alla passione per Dante ha dedicato in particolare tre volumi in forma di racconto critico (L'Inferno di Dante, Rizzoli 1988; Il Purgatorio di Dante, 1990; Il Paradiso di Dante, 1993). Ma ha pubblicato anche versi (Ho bevuto e visto il ragno, cento pezzi facili, Il Saggiatore, 1999 e nel 2009 per Rizzoli, Il vizio di leggere).
L'ultimo tweet pochi giorni fa - Appassionato di musica, ha scritto su Mozart, Lorenzo Da Ponte, Emanuel Schikaneder, Pietro Metastasio, Ettore Petrolini, August Strindberg. Dal primo matrimonio con Samantha Rattazzi, figlia di Susanna Agnelli, ha avuto tre figli, Maria, Anna, e Pietro, oggi attore affermato. Nel '92 aveva sposato la poetessa Ludovica Ripa di Meana. Pochi giorni fa il suo ultimo tweet in cui annunciava che si sarebbe preso una pausa dai suoi impegni e qualche giorno di riposo.
Cari amici, mi prendo qualche giorno di riposo. I vostri commenti mi faranno compagnia.
— Vittorio Sermonti (@VSermonti) 21 novembre 2016