From Vera to Veruschka: i mille volti di un'icona della moda anni Sessanta
© ufficio-stampa | Sardegna 1964. Copyright Archivio J. Moncada
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Il Museo d'arte Contemporanea di Roma dedica a Veruschka, alias Vera von Lehndorf, una mostra fotografica di scatti inediti di Johnny Moncada
Veruschka è passata alla storia per essere stata una delle modelle che negli anni Sessanta hanno rivoluzionato la concezione dell'estetica. Ma Vera, che non era affatto russa ma tedesca, ha vissuto, trasformista come un'attrice sullo schermo, moltre altre vite, passando dal castello dove è nata, ai campi d'internamento dell'infanzia, al Centre Pompidou che oggi espone le sue opere.
© ufficio-stampa | Sardegna 1964. Copyright Archivio J. Moncada
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Secondogenita di una famiglia nobile tedesca, Vera nasce nel 1939 in quella che allora era Koenigsberg, città prussiana, e che oggi è Kaliningrad, città della Federazione russa. Passa l'infanzia nella dimora di famiglia, occupato dall'esercito tedesco. Ribbentrop soggiornava in un'ala del castello, la famiglia in un'altra. Il 20 luglio 1944 il padre, ufficiale dell'arma, prende parte all'operazione Walchiria. Fallito l'attentato a Hitler, viene impiccato ancora 35enne. La madre viene deportata in un campo di lavoro, le tre figlie in un campo d'internamento in attesa di Buchenwald.
Finita la guerra, viene scoperta a Firenze da Ugo Mulas: nasce Veruschka, la supermodella che posa per le copertine delle più importanti riviste diventando una delle protagoniste e dei simboli degli anni Sessanta, tanto da apparire in Blow up di Michelangelo Antonioni. Tuttavia l'aria tormentata che tanto affascina i fotografi è anche sintomo di una profonda disperazione. "Fare la modella era un modo per evadere da me stessa, era una nicchia nella quale mi sembrava di potermi salvare". Tenta più volte il suicidio.
Scopre nell'arte una valvola di sfogo alla sua ansia di cambiamento: attraverso il body painting riesce a liberarsi da se stessa, trasformandosi in animale, oggetto, pura materia. Incontra Dalì e inizia a collaborare con Holger Trulzsch. Oggi le sue opere sono esposte al Centre Pompidou di Parigi e all'Art Institute di New York. Roma la ricorda con una mostra al Macro, protagonista di una stagione della moda fatta dei sogni e delle visioni del fotografo e della modella.
From Vera to Veruschka
27 novembre - 12 gennaio
Museo d'arte contemporanea di Roma