E' appena uscita l'ultima fatica dello scrittore americano, una raccolta di 20 storie "da paura": "Attento lettore, però, perché alcuni sono molto pericolosi..."
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Rivolgendosi direttamente al suo Fedele Lettore in una sorta di lettera-introduzione Stephen King "offre in vendita" la sua "mercanzia", "i suoi piccoli tesori": "Stanotte venderò un po' di tutto", scrive. E così ecco che sul "tappeto da due soldi steso a terra" come nei mercati da strada, il grande maestro dell'horror propone i diciotto racconti e i due poemetti, che compongono "Il bazar dei brutti sogni", sua ultima "fatica", uscita in questi giorni per Sperling & Kupfer. Una raccolta di piccole storie, alcune inedite, altre già pubblicate in passato su ebook o per magazine come The New Yorker, Playboy o Esquire... in cui King si "apre" ai suoi lettori offrendo loro "articoli fatti a mano e fabbricati apposta per voi" con un avvertimento però: "Esaminateli, ma prestate molta attenzione. I più belli sono provvisti di denti".
Denti aguzzi, che mordono e fanno paura, come è nello stile più autentico dello scrittore: "Certi articoli sono pericolosi. Sono quelli che nascondono dentro incubi, ti ronzano in testa quando il sonno tarda a venire e ti chiedi come mai la porta dell'armadio sia aperta, mentre eri sicuro al cento per cento di averla chiusa".
Stephen King propone una sorta di percorso autobiografico attraverso la sua arte narrativa, consegnandoci una generosa antologia di piccoli capolavori, tutti accompagnati da commenti, aneddoti e rivelazioni su come i racconti stessi sono venuti alla luce e sulle circostanze che lo hanno portato a scriverli.
E se in "Il Bambino cattivo" King racconta ad esempio di come gli piacesse molto una delle prime canzoni dei Beatles, la loro versione di Bad Boy, "un classico di Larry Williams, cantata da John Lennon con voce roca, pressante" e di come ad un certo punto, ispirandosi proprio alla canzone, "gli venne in mente di scrivere di un ragazzo cattivo che veniva ad abitare nel quartiere. Un ragazzo cattivo fino all'osso.... Una versione malvagia di Arturo, del fumetto "Arturo e Zoe". In "Miglio 81", rivisitazione di "Miglio 85", uno dei suoi racconti preferiti, invece, l'autore rivela come, ripercorrendo la I-95 attraverso il deserto del Maine, gli sia venuta voglia di rimettere mano alla storia della macchina assassina, che si trasforma in una mostruosa trappola per sprovveduti, "un mostro camuffato da automobile (un rimando a "Christine - La macchina Infernale").
E così via attraverso i meandri più segreti della sua scrittura visionaria, per toccare, uno a uno, i temi che da sempre lo ossessionano e tutta la gamma di emozioni che alimenta da anni la sua immaginazione creativa: la morte, l'aldilà, il futuro, i sensi di colpa, la paura, i rimorsi, i rimpianti, ma anche l'ironia, perché: "umorismo e terrore vanno a braccetto". E se ci si spaventerà per il bambino cattivo che uccide tutti, ci si interrogherà anche sulla vita dopo la morte, sull'Alzheimer e sulla vecchiaia, sulla giustizia e sul dolore di cui si nutrono piccoli demoni. L'autore non risparmia niente e nessuno. In "Aldilà" il protagonista continua a rivivere la stessa vita, ripetendo ogni volta gli stessi errori, in "La duna" un vecchio giudice, ricorda come da ragazzo, aveva letto, sulla sabbia di un'isola deserta, i nomi delle persone che sarebbero poi morte in bizzarri incidenti.
Lo scrittore americano affronta ed esplora gli angoli più reconditi e oscuri della mente e dell'animo umano, come ha sempre fatto, come un giocatore di football che sa di giocare "contro l'orologio e contro la squadra avversaria". E condivide tutto con il suo Fedele Lettore a cui si rivolge ogni volta, da padre a figlio: "Forza siediti accanto a me. Avvicinati. Tanto non mordo. Però... ci conosciamo da secoli e forse sai che non è proprio vero. O mi sbaglio?".
Nel suo "Bazar" i sogni, soprattutto quelli brutti servono, come la scrittura, a consolarci per i nostri dolori.
Stephen King
Il bazar dei brutti Sogni
Sperling & Kupfer
504 pagine
Prezzo: 19.90 euro