Dal 22 ottobre 2016 al 5 marzo 2017, in esposizione circa 170 opere provenienti dall'Herakleidon Museum di Atene
di Lorella GiudiciRampollo di un’antica famiglia aristocratica del sud della Francia, il 17enne Henri de Toulouse-Lautrec decide di sfidare l’opposizione del padre e, nel 1881, si trasferisce a Parigi, nel quartiere bohémiendi Montmartre, per diventare pittore. La vita notturna parigina, frivola e peccaminosa, diventa il suo rifugio e il temaprediletto della sua arte.
Boa di struzzo, giarrettiere, lunghi guanti neri, cappelli, pizzi e piume sono solo alcuni degli accessori che le donne dipinte da Lautrec si concedono di indossare tra le mura delle stanze, nei salotti dei bordelli o trai tavoli dei cabaret e dei caffè-concerto.
Prostitute, ballerine, entreneuse, cantanti, maîtresse, giovani e fragili fanciulle sono i soggetti che Lautrec ci regala nei suoi quadri e nei suoi famosi affiche per raccontare, senza giudizio, i vizi e le paillette della scintillante Belle Époque.
In poco tempo, Lautrec diventa uno degli illustratori e dei disegnatori più richiesti di Parigi, dai manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli alle illustrazioni per importanti riviste dell’epoca, come la satirica “Le Rire”.
È intorno a queste meravigliose locandinee alle belle litografie a colori che si concentra la mostra a Palazzo Chiablese di Torino, con circa 170 opere, tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene.
Tra gli affiche spiccano i volti di Aristide Bruant, cabarettista dell’Ambassadeurs, avvolto nella sua vistosa sciarpa rossa; il profilo della bella Jean Avril, dai seducenti capelli color carota, seduta al banco del Divan Japonais; i ginnici fantini delle corse a Longchampe; la scatenata Goulue, una delle attrazioni del Moulin Rouge. Personaggi che, grazie a Lautrec, sono divenuti tutti l’emblema di una Parigi dissoluta e affascinante, sciantosa e accattivante.
L’aristocratico visconte se la vivrà tutta e intensamente, seppurenon a lungo, uscirà infatti di scena a trentasette anni, il 9 settembre del 1901, alle soglie del XX secolo e con lui si chiuderà un’epoca.