Il 18 settembre è uscito il romanzo illustrato di uno dei superstiti della strage a Parigi, in cui racconta la sua tragica esperienza
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“Un giorno il disegno mi ha lasciato. Lo stesso giorno in cui ho perso un pugno di cari amici. Con la sola differenza che poi lui è tornato”: la frase, tratta da “Catarsi”, uscito in Italia il 18 settembre nell'edizione Bao Publishing, sintetizza efficacemente la vicenda personale di Luz, autore del libro, nonché ex vignettista supersite di Charlie Hebdo, che ha deciso di raccontare disegnando la tragica vicenda di cui è stato protagonista.
E' il 7 gennaio 2015, una giornata diversa dalle altre: Luz è in ritardo per la riunione di redazione, è il suo compleanno e, come d'abitudine, è andato a comprare una galette des rois per mangiare insieme ai colleghi. Quando arriva al numero 10 di rue Nicolas-Appert, nell'undicesimo arrondissement di Parigi, sono passate da poco le 11 e mezza. Ma è già successo tutto: il vignettista sarà tra i primi a vedere gli assassini dei suoi amici uscire dalla sede del giornale.
All'inizio ci fu la tragedia, il dolore, la rabbia. E poi, a poco a poco, il bisogno di Luz di disegnare, non per il desiderio di testimoniare, ma per il bisogno fondamentale di liberarsi, di catarsi. Quella di Luz è un'opera struggente, lucida, lontana dallo stile memoriale: non un diario di viaggio attraverso il suo dolore, ma piuttosto l'espressione del dolore stesso, il racconto disegnato di come un uomo colpito da una tragedia immane è tornato a fare ciò che ama di più, disegnare, raccontando cosa significhi essere l'unico sopravvissuto di un atto così feroce e insensato.
Ecco un'anteprima del libro per i lettori di Tgcom24