Terremoto Siria e Turchia

Il sisma aggrava la sofferenza in una regione che negli ultimi dieci anni ha sofferto molto.
04 Nov 2024 - 16:05

Un devastante terremoto ha sconvolto il sud della Turchia e il nord della Siria. Una scossa di magnitudo 7.8 ha segnato per sempre quella zona nella notte fra domenica 5 e lunedì 6 febbraio alle 4.17 locali. L’epicentro è a una profondità di 17,9 chilometri vicino alla città di Gaziantep  dove le temperature erano appena sopra lo zero. Edifici crollati, gente in strada, persone intrappolate fra i detriti. È "il più grande disastro dopo il terremoto di Erzincan del 1939" ha detto il presidente Erdogan, riferendosi al sisma nell'est della Turchia in cui morirono circa 33mila persone.

La tragedia del sisma colpisce una regione che è stata modellata, da entrambi i lati del confine, da oltre un decennio di guerra civile in Siria, aggiungendo un ulteriore dramma per i profughi siriani. Sul lato siriano della frontiera, la fascia colpita dal sisma è divisa fra il territorio controllato dal governo e l'ultima enclave dell'opposizione del Paese, circondata dalle forze governative sostenute dalla Russia. In Siria le regioni controllate dall'opposizione sono popolate da circa tre milioni di sfollati provenienti da altre zone del Paese. E la Turchia ospita milioni di rifugiati provenienti dal conflitto siriano.

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