Il fascino del Venezuela e l’eleganza della cultura italiana si fondono nelle borse realizzate dalla giovane stilista
di Elena Misericordia© ufficio-stampa
Alexandra Aprile è una giovane stilista autodidatta, come lei stessa ama definirsi. In questa ragazza dal temperamento solare e deciso, classe ed eleganza, preziosa eredità della nonna materna, si fondono con un patrimonio culturale ricco e multiforme. Le sue borse, tutte realizzate a mano con la massima cura ed attenzione al particolare, traggono l’ispirazione da un percorso di vita a diretto contatto con mondi lontani.
Nei tessuti variopinti e vivaci, che firmano le creazioni di Alexandra Aprile, sembrano riflettersi le luci e i colori dei paesaggi naturali del Venezuela, i sorrisi spontanei ed improvvisi che accendono i volti delle popolazioni indigene sudamericane, il calore avvolgente di quella terra natale che Alexandra porta sempre nel cuore.
Dove sei nata e in quale ambiente hai mosso i tuoi primi passi?
Sono nata 35 anni fa a Caracas, in Venezuela, da genitori italiani, mamma milanese e papà siciliano. Ho respirato sin da bambina l'atmosfera di due culture profondamente diverse: da un lato quella italiana, più classica e raffinata, con confini e regole ben delineati, per certi aspetti rigorosa e sempre uguale; dall’altro quella sudamericana, fatta di improvvisazione, imprevisti, esplosioni di colore, avventure travolgenti.
La mia personalità deriva dalla fusione di questi elementi in contrasto. Sono una donna classica, convenzionale, ma dall’animo assolutamente tropicale! Il mio Paese di nascita mi ha trasmesso il bisogno vitale della luce del sole, del calore della terra, dell’acqua del mare, del contatto diretto con la natura, che ti avvolge, regalandoti ogni giorno sensazioni nuove. Le mie creazioni riflettono le mie origini, il mio lato più intenso e vitale.
Da dove deriva la tua passione per la moda? Esiste una persona importante della tua vita, esempio di stile, a cui ancora oggi fai riferimento?
Si può dire che la mia passione per la moda sia nata insieme a me. Sin da piccola, infatti, sono sempre stata affascinata da vestiti, borse e trucchi. Al mio fianco ho avuto un esempio incredibile da imitare: mia nonna. Donna di particolare charme ed eleganza. Anche quando indossava soltanto uno chemisier, sembrava uscisse dal più famoso atelier di moda! Mi ricordo ancora la classe innata con cui portava una semplice sciarpa o un foulard. Ed il tocco finale della borsa, accessorio che completava il suo look in modo sempre perfetto ed impeccabile, insieme al suo inseparabile filo di perle. Ancora oggi, a 93 anni, non esce di casa senza un po’ di rossetto. E’ stata lei ad insegnarmi l'importanza di essere una donna raffinata e dallo stile senza tempo.
Come mai le borse? Cosa rappresenta per te questo accessorio?
Mia nonna aveva una predilezione particolare per le borse e ne possedeva una grande collezione. Il suo entusiasmo per le mie creazioni è stata la soddisfazione più grande. Da quel momento ho capito che la mia strada sarebbe stata in questa direzione. Proprio da lei ho ereditato l’amore per questo oggetto, che non è soltanto un accessorio, ma rappresenta una parte intima e segreta della donna che la indossa.
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Quali sono state le tappe più importanti del tuo cammino di crescita e di affermazione professionale?
In Venezuela ho frequentato dapprima la scuola americana, poi, dalle medie al liceo scientifico, la scuola italiana. Questo percorso di studi ha arricchito la mia conoscenza dei due mondi e delle loro culture così differenti, che però con il tempo hanno trovato in me il giusto equilibrio e una perfetta armonia. Grazie a mia madre, che ha sempre attribuito un ruolo centrale alla mia istruzione, ho potuto imparare più lingue. Oggi ho dunque la fortuna di comunicare direttamente con le persone che incontro lungo i miei viaggi e di poterne scoprire le abitudini e la mentalità. Nonostante la mia giovane età, ho vissuto tante e diverse esperienze professionali. A Milano, mentre frequentavo l’Università di Lingue e Letterature straniere, ho lavorato nel settore marketing e mi sono avvicinata al mondo della moda. Sono poi tornata a Caracas dove, insieme a mia mamma, ho creato ed allestito un negozio in casa. Questa attività ha riscosso un enorme successo, abbiamo infatti portato l'eleganza italiana ai tropici! Con la mia famiglia, al seguito degli impegni lavorativi di mio padre, mi sono da ultimo trasferita in Colombia, a Bogotà, dove ho proseguito la mia carriera nel marketing. Ogni sera, quando mi ritiravo nella mia stanza per andare a dormire, il mio pensiero però era sempre lo stesso: realizzare un giorno qualcosa con le mie mani. Sognavo di trasformare le mie idee in oggetti. Proprio in quel periodo ho capito che non mi sarei sentita soddisfatta se non avessi dato una realizzazione concreta alla mia creatività.
Quali sono gli elementi fondamentali che caratterizzano le tue creazioni?
Alla base delle mie creazioni c’è il colore: brillante, caldo, vivace. Le borse sono realizzate in materiali diversi, quali seta, ciniglia, cotoni stampati, cime nautiche, rafia e cordoncini glitterati. Ho voluto attribuire grande risalto al rivestimento interno; la scelta del tessuto è studiata appositamente per creare un contrasto con l’esterno. La mia linea si compone di tre modelli in diverse misure per rispondere alle esigenze di un pubblico più allargato, dalla ragazza molto giovane alla signora più matura. Sono un’autodidatta, tutte le mie creazioni nascono dal mio estro personale, ho semplicemente tratto spunto dalle borse Wayuu, tipiche della tradizione etnica colombiana e venezuelana, a cui mi sento particolarmente legata. Ogni pezzo è realizzato ad uncinetto e cucito interamente a mano.
Come trascorri il tuo tempo quando non vesti i panni della stilista?
Quando non mi dedico alle mie borse, mi piace dare sfogo al mio estro anche in cucina. Mi diverte molto mescolare tra di loro le ricette tipiche dei vari Paesi ed inventare nuovi sapori. Amo viaggiare e conoscere luoghi e culture diversi da cui trarre l’ispirazione per le mie creazioni.
Cosa sogni per il tuo futuro e per quello del tuo lavoro?
Mi auguro di riuscire a consolidare questa attività, grande fonte di gioia e gratificazione, con la speranza di non perdere mai il mio genuino entusiasmo!