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Alimentazione: scopri le tre regole d'oro per aumentare il buonumore

Gli elementi chiave sono una dieta variegata, meno cibi ipercalorici e mangiare in compagnia. Tra gli alimenti amici, c'è il tonno in scatola, per esempio

08 Apr 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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Alimentazione e benessere, uno stretto legame ormai riconosciuto, tanto che si parla sempre più spesso di “mindful eating”, ovvero l’alimentazione consapevole che sottende un legame tra cibo e benessere psicofisico e che incuriosisce sempre più gli italiani. La consapevolezza della correlazione tra stato emotivo e cibo è dimostrata dall’aumento delle ricerche sul web, che relative a parole come “alimenti e serotonina”, oppure “alimentazione antistress” e ancora “cibi per il buonumore”, “cosa mangiare per essere felici” e poi “cibi per la mente” (Fonte: HelloFresh). 

La scienza conferma: infatti, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “lo stato di salute è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Non si tratta solo di assenza di malattia o infermità”. La salute è connessa con quella mentale così come il buonumore passa anche da quello che mangiamo e come lo mangiamo. Non solo: nella frenesia della società odierna, riuscire a focalizzarsi sui propri sensi mentre si acquistano gli ingredienti, si cucinano e si gustano, ha effetti positivi sull’umore e la convivialità è un ingrediente fondamentale del benessere complessivo. E gli italiani lo sanno, tanto che circa 9 su 10 concordano sul fatto che contribuisce al nostro benessere, non solo fisico ma anche mentale, fa parte di uno stile di vita sano per il benessere del corpo, ha un ruolo importante per vivere più a lungo e prevenire le malattie degenerative

È quanto emerge dall’indagine “Tonno in scatola e buonumore” commissionata ad AstraRicerche da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) e realizzata a marzo 2025 per indagare quanto ne sanno gli italiani del rapporto tra alimentazione e benessere mentale e quali alimenti favoriscono il buonumore con un focus particolare sul ruolo del tonno in scatola. I risultati fanno emergere una consapevolezza piuttosto elevata. Praticamente a pari merito, è riconosciuta l’importanza di fare attività fisica, movimento e sport (90,5%), di dormire almeno 8 ore (90,3%) e di avere un’alimentazione variegata (90%). 

LE 3 REGOLE D’ORO PER SENTIRSI BENE E ANCHE FELICI

 se, tra le abitudini e i comportamenti che fanno bene all’umore, gli italiani riconoscono la riduzione del consumo di cibi ipercalorici o ricchi di grassi saturi (81.4%) e l’avere 5 pasti nella giornata (74%), ci sono anche aspetti legati alla convivialità che fanno la differenza. Per oltre 8 italiani su 10 (86,8%) mangiare in compagnia contribuisce a produrre effetti positivi sull’umore, ma anche il consumare il pasto all’aperto (82,6%) dimostrando che il contesto esterno ha un ruolo non trascurabile. Con un focus più stringente sull’alimentazione, le scelte in tavola sono dettate maggiormente dal desiderio di vivere più a lungo e prevenire malattie degenerative (76.1%). 

I “MOOD FOOD”: ECCO I CIBI DEL BUONUMORE

 fino a poco tempo fa, si parlava di "comfort food", di alimenti capaci di offrire una gratificazione gustativa immediata grazie al loro valore consolatorio, nostalgico o sentimentale. Oggi, il concetto si è evoluto in quello di "mood food", cibi che incidono direttamente sull’umore e sullo stato emotivo grazie alla loro ricchezza nutrizionale e della presenza di specifici nutrienti. Tra questi, il triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina, nota come “ormone della felicità”. Una premessa fondamentale: se è vero che quasi la metà (49.3%) degli intervistati ha sentito nominare il Triptofano, solo il 18.4% lo associa a effetti positivi sul buonumore. Nella classifica stilata dagli intervistati troviamo i prodotti che contengono il triptofano, quali il cioccolato (74,8%), la frutta secca (44,1%), la pasta (32,0%), il pesce fresco (26,3%), ma anche alimenti che sono riconosciuti più per la loro capacità di offrire un piacere su base conviviale o edonistica e che non contengono il triptofano come i dolci (45,7%), tè e caffè (38,9%), tisane (33,7%) e vino/aperitivi (28,1%).

TONNO IN SCATOLA AL TOP PER L’UMORE

 l tonno in scatola, spesso conosciuto per il suo apporto di proteine nobili ed  Omega 3, è in realtà un vero e proprio “mix del buonumore”, grazie alla presenza di molti nutrienti chiave. Sono ben due italiani su tre a sapere che il tonno in scatola contiene Omega 3, mentre in pochi sanno degli alti livelli di vitamine del gruppo B, essenziali per il metabolismo energetico, della vitamina D, che contribuisce alla salute delle ossa e del sistema immunitario e ancor meno del triptofano, prezioso alleato del benessere mentale e del buonumore, ma anche della melatonina che ci aiuta a dormire meglio regolando il ciclo sonno-veglia. “All’interno di un regime vario e completo, è fondamentale inserire alimenti che sono una buona fonte di Triptofano - commenta Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista, Università Campus Bio-medico di Roma – Tra questi c’è il tonno in scatola ma in molti non lo sanno. Inoltre, consumato insieme ai carboidrati, come la nota e tanto amata pasta al tonno, non solo si rivela un mix vincente di carboidrati e proteine che fornisce energia e salute dei muscoli ma copre il fabbisogno giornaliero di Triptofano”. Del resto, “L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio psicofisico – prosegue Piretta - facendo da veicolo del benessere non solo fisico ma anche mentale. Il triptofano è un amminoacido essenziale, precursore della serotonina, regolatrice dell’umore e della sensazione di benessere ma anche della melatonina, neurotrasmettitore del sonno. Bassi livelli di melatonina potrebbero far dormire male, rappresentando così un duplice fattore di rischio: sia per l’aumento di peso che per l’instabilità emotiva e quindi il cattivo umore”.

LA CONVIVIALITÀ CONTRIBUISCE A SENTIRSI SU DI GIRI

 sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano il potere della convivialità, parte integrante della Dieta Mediterranea, intesa come stile di vita e non solo come regime alimentare. “Non importa ciò che mangiamo, ma anche come mangiamo – afferma Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing e Fondatore e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing “Behavior and Brain Lab” dell’Università IULM - Le occasioni conviviali incitano il nostro organismo a produrre serotonina, l’ormone della felicità, inibendo invece il cortisolo, che causa stress. Il contesto sociale esercita dunque una profonda influenza. Non solo, anche consumare il pasto all’aperto ha conseguenze positive: l’effetto della luce solare stimola le cellule ipersensibili sotto la retina che attivano il sistema limbico, attivando la dopamina e favorendo sensazioni di benessere”. 

IL TONNO IN SCATOLA? IN TAVOLA FINO A 4 VOLTE SETTIMANA

 il tonno in scatola è immancabile nella dispensa degli italiani tanto che 6 su 10 lo portano in tavola da una volta ad almeno 3-4 volte alla settimana. A guidare le scelte dei consumatori sono soprattutto il gusto, la praticità e l’immediatezza di consumo. Riconosciuto come un alimento salutistico, privo di conservanti e naturalmente ricco di proteine, Omega 3 e vitamine, risponde perfettamente ai trend del "free from" e del benessere alimentare. Non a caso, un italiano su tre afferma di averne aumentato il consumo negli ultimi 2-3 anni perché ne apprezzano la praticità, la sua funzione anti-spreco, ma anche il suo ruolo come valida alternativa al pesce fresco, oltre che come alimento proteico per chi pratica sport. La crescente attenzione verso una dieta equilibrata e il generale aumento del consumo di pesce (20,9%) lo confermano come un ingrediente versatile, nutriente e in linea con le esigenze della vita contemporanea.

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