Mangiare bene

Otto bufale sull’alimentazione dalle quali guardarsi

L’ISS mette in guardia da molte false credenze legate al cibo e al dimagrimento, da non dimenticare se vogliamo mangiare davvero sano

28 Mar 2025 - 05:00
 © Istockphoto

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Le bufale e i falsi miti in materia di alimentazione sono numerosissimi: dato che in primavera avvertiamo con più urgenza il desiderio di mangiare sano per sentirci bene e in forma, è questo il momento giusto per fare un po’ di chiarezza sulle nostre convinzioni e sgombrare il campo dalle false credenze. L’Istituto Superiore di Sanità ha creato un elenco delle bufale più diffuse, ma anche alcuni nutrizionisti ne hanno segnalate alcune, per aumentare la nostra consapevolezza alimentare su un tema così delicato e di importanza tanto rilevante.

PER DIMAGRIRE BASTA TAGLIARE LE CALORIE - Purtroppo, non sempre tagliare le calorie introdotte con l'alimentazione e sufficiente per dimagrire. Come spiega il nutrizionista Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico e autore del “Metodo Bianchini” il metabolismo e le risposte ormonali di ciascuno giocano un ruolo fondamentale nella gestione del peso corporeo. Le diete che si basano unicamente sul calcolo calorico sono fondate su una vecchia concezione della scienza alimentare ormai superata: le scoperte scientifiche degli ultimi anni ci hanno insegnato a riconoscere il potere biochimico del cibo e non solo quello calorico. Il corpo umano non funziona come un forno e il cibo non viene bruciato semplicemente per produrre calore: occorre quindi considerare il cibo in base alle sue proprietà biologiche e chimiche. Ad esempio, 100 calorie di pasta non hanno lo stesso effetto di 100 calorie di prosciutto: i vari alimenti hanno una composizione diversa e interagiscono con l'organismo in modo differente, perché sono composti da molecole completamente diverse.

LA FRUTTA VA MANGIATA SOLO LONTANO DAI PASTI - La frutta, spiega l'Istituto Superiore di Sanità, fa bene alla nostra salute in qualunque momento la si mangi. Alcuni consigliano di evitare la frutta a fine pasto per diversi motivi, tra cui una maggiore difficoltà nel perdere peso, o la possibilità di provare gonfiore e sazietà eccessiva. In effetti, alcuni componenti della frutta, tra cui le fibre, possono generare processi di fermentazione e creare un accumulo di gas nell'intestino se abbiamo una particolare sensibilità intestinale, ma si tratta di casi particolari: non ci sono studi scientifici che sconsiglino di mangiare la frutta dopo i pasti. Alcuni regimi dietetici suggeriscono di riservarla per gli spuntini in modo da avere qualcosa di buono da sgranocchiare per contrastare la fame di metà mattina o a merenda.

I GRANI ANTICHI HANNO MENO GLUTINE DI QUELLI MODERNI - Al momento non ci sono prove scientifiche per concludere che le varietà di grano coltivate circa un secolo fa e recentemente reintrodotte in commercio (tra cui ad esempio Tumminia, Saragolla, Senatore Cappelli e altri ancora), abbiano proprietà nutrizionali che le rendono preferibili ai grani moderni e che contengano meno glutine. Il recupero di specie ormai andate perdute è importante per la tradizione e per la biodiversità, ma queste varietà nono sono necessariamente più salutari e meno “ibridate” di quelle moderne.

LO ZUCCHERO DI CANNA È MEGLIO DI QUELLO BIANCO - Nonostante siano stati compiuti alcuni studi mirati, la scienza non ha ancora dimostrato che lo zucchero di canna sia meglio di quello bianco: dal punto di vista chimico i due zuccheri sono composti entrambi da saccarosio e sono quindi uguali, anche valutando l’apporto alimentare.

MEGLIO MANGIARE CIBI SENZA GLUTINE - In assenza di patologie specifiche non si devono eliminare gli alimenti con glutine dall’alimentazione per non privarsi dei nutrienti in essi contenuti. Anche se si va diffondendo la moda della dieta senza glutine nella convinzione che sia salutare e aiuti a perdere peso, si tratta di una falsa credenza. Per un celiaco, mangiare senza glutine è fondamentale per evitare i disturbi legati a questa forma di intolleranza. Per tutti gli altri, invece, eliminare i cereali contenenti glutine, come frumento, orzo e farro, significa privarsi delle principali fonti di carboidrati complessi e dei minerali, delle vitamine, delle proteine e soprattutto delle fibre alimentari in essi contenuti.

BERE MOLTISSIMA ACQUA FA DIMAGRIRE - L'acqua va consumata nella giusta quantità, che in condizioni climatiche normali, per un adulto in buona salute corrisponde a circa 2 litri al giorno. Una corretta idratazione aiuta a raggiungere più facilmente il senso di sazietà perché crea volume nello stomaco, ma non con comporta il consumo di calorie e non serve a perdere peso. Al contrario, bare una quantità eccessiva di acqua può portare a una diluizione dei minerali elettroliti nel sangue, in particolare sodio e potassio, nociva per la salute.

L’ANANAS BRUCIA I GRASSI - Questa capacità di solito viene collegata alla bromelina, una sostanza che, secondo alcuni studi, è capace di scomporre le proteine contenute negli alimenti, facilitandone l’assorbimento e stimolando il metabolismo. Il problema è che la bromelina si trova nel gambo dell'ananas, che non si mangia, e non nel frutto. l'ananas è ricco di ottime proprietà: contiene calcio, potassio, vitamine ed è povero di calorie, per cui è adatto anche in una dieta ipocalorica, ma non ha il potere di bruciare calorie.

I CIBI SENZA LATTOSIO SONO PIÙ SALUTARI - Il lattosio è un particolare tipo contenuto nel latte, al quale alcuni soggetti sono intolleranti. Come abbiamo già detto per il glutine, i soggetti intolleranti, ma solo loro, fanno bene a evitare di consumarlo. Se una persona non intollerante elimina i lattosio dalla sua dieta, alla lunga smetterà di produrre l'enzima lattasi, necessario per digerirlo, e diventerà quindi a sua volta intollerante. Scegliere alimenti privi di lattosio senza una specifica indicazione medica nella convinzione di mangiare più sano e più leggero è quindi un errore.

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