Le strategie per superare senza troppi danni la maratona alimentare del periodo delle Feste
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Il periodo delle Feste non è il momento giusto dell’anno per mettersi a dieta. Il buon cibo e l’allegra compagnia sono proprio una delle caratteristiche che rendono così dolce il Natale, insieme ai ricordi dell’infanzia e all’atmosfera gaia e conviviale, accompagnata da tante cose buone sempre sotto gli occhi. Concediamoci quindi senza sensi di colpa qualche soddisfazione alimentare. Per non dover fare troppi sacrifici dopo l’Epifania, ci sono però alcuni piccoli accorgimenti che ci permettono di contenere il bilancio calorico senza privarci delle gioie del palato. Basta seguire le regole della sana alimentazione, fare un po’ di movimento e pianificare la nostra alimentazione, compensando le abbuffate con momenti di “alleggerimento” per il nostro organismo.
GIOCARE D’ANTICIPO – Manca ancora qualche giorno al clou della maratona alimentare, per cui possiamo ancora fare qualcosa per far scendere un po’ l’ago della bilancia. Le diete last minute o, peggio ancora, saltare i pasti, non serve a niente: limitiamo invece il più possibile l’apporto di calorie “vuote”, ovvero quelle provenienti da cibi privi di valenza nutrizionale, come alcolici e dolciumi, e cerchiamo di alleggerire il più possibile i brindisi e le cene pre-natalizie. In ogni caso, dopo un pasto abbondante, sforziamoci di recuperare in quello successivo, controllando le quantità di farinacei e privilegiando alimenti leggeri tra cui soprattutto la verdura cruda o cotta, condita con semplicità.
LIMITIAMO GLI “SGARRI” – Almeno nei giorni precedenti il Natale, cerchiamo di contenere la golosità, Anche se i negozi traboccano di delizie e in casa abbiamo una scorta di panettoni, spumanti e prelibatezze provenienti magari da cesti e omaggi natalizi, evitiamo di cedere a ogni tentazione. Un conto è affrontare quattro o cinque eventi come pranzi e cene importanti, un altro è abbandonarsi a quindici giorni di mangiate libere, cominciando dal panettone a colazione e continuando così fino a sera, con tanto di apericena e banchetto notturno. Se non facciamo attenzione, non solo la bilancia ci castigherà duramente, ma anche la nostra salute finirà per risentirne.
PRIMA E DOPO I CENONI – La moderazione è d’obbligo. Se la maratona gastronomica natalizia è a pranzo, probabilmente resteremo a tavola fino a metà pomeriggio, se non fino a sera. Il pasto successivo può essere tranquillamente sostituito da uno spuntino a base di frutta, o anche saltato del tutto. Se invece ci si riunisce la sera, il pranzo precedente deve essere frugale: l’ideale è una zuppa semplice di verdura o una bella insalata light, o ancora qualche fetta di bresaola e un formaggio magro come la ricotta. Ricordiamoci di bere tanta acqua e di limitare il vino al momento del brindisi. Lo stesso vale per il giorno successivo a una maratona alimentare: lo stomaco ha diritto a un po’ di riposo e a cibi leggeri. Evitiamo quindi altri stravizi, come terminare la crema al mascarpone o la teglia di lasagne del pranzo festivo., ma ricordiamo che è altrettanto sbagliato digiunare completamente: non serve a smaltire peso e può influire negativamente sull’equilibrio del metabolismo, facendoci accumulare più grassi.
MUOVIAMOCI IL PIÙ POSSIBILE – L’attività fisica è la nostra migliore alleata. Anche se ci sentiamo stanchi e svogliati, non abbandoniamoci alla pigrizia. La palestra è chiusa? Facciamo una lunga camminata a passo veloce. Procedendo alla velocità di 6 chilometri all’ora (il passo di quando siamo in ritardo e ci affrettiamo, senza ancora metterci a correre) in sessanta minuti si bruciano circa 350 calorie. Lo stesso tempo dedicato a pedalare in bicicletta ci fa consumare, a seconda della velocità, ma sempre ad andature “tranquille”, dalle 300 alle 500 calorie. Se invece siamo in vacanza in montagna, lo sport sarà in nostro migliore amico: una giornata sugli sci, sulle ciaspole o a camminare nella neve brucerà tutto quello che avremo ingurgitato.
LA TAVOLA DELLE FESTE – Quando siamo seduti a tavola per il cenone, possiamo mettere in atto qualche accortezza: evitiamo pane, grissini e gli stuzzichini che vengono serviti nell’attesa; teniamo d’occhio le porzioni, controllandone la dimensione ed evitando di chiedere il bis; se la cena è a buffet, prendiamo un piatto, riempiamolo con quello che ci attira di più e fermaci a quello, senza servirci due o tre volte. Ricordiamo che la frutta secca è molto calorica e va consumata in piccole quantità e lo stesso vale per datteri e fichi secchi: anche qui, uno o due frutti vanno bene, ma non di più.
ATTENZIONE AGLI AVANZI – Di solito per i pranzi festivi si cucina molto più di quanto non si riesca a consumare. Terminare gli avanzi è cosa buona e giusta, così come smaltire le scorte di dolciumi e prelibatezze che abbiamo in dispensa, ma prolunga di molto la nostra maratona alimentare. Teniamolo presente e valutiamo la possibilità di donare il nostro superfluo a chi è meno fortunato. In alternativa, condividiamo con gli amici o, al nostro ritorno in ufficio, con i colleghi creando un’ultima simpatica riunione festiva. E, alla fine, accettiamo con il sorriso un paio di settimane a regime dietetico: i due o tre chili accumulati andranno smaltiti immediatamente dopo la Befana, o ce li ritroveremo ancora addosso al momento di metterci… in costume da bagno.