© Istockphoto | Il parmigiano: è il cibo più rubato nei supermercati
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Il ketchup come medicina, i diamanti dalle arachidi e il parmigiano … da tenere in cassaforte
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Ci sono cibi che mettiamo in tavola tutti i giorni e che nascono molti segreti, alcuni dei quali decisamente curiosi e divertenti. Ad esempio, ci siamo mai chiesti perché i crackers sono costellati da file ordinate di forellini? Oppure su che cosa si concentrano le “mire” dei ladruncoli tra i banchi del supermercato, nonostante l’attenzione degli addetti e il riconteggio casuale dopo aver pagato il conto alle casse automatiche? Ecco allora dieci curiosità sul cibo che non tutti conoscono, ma che è divertente ricordare, per mangiare in modo più consapevole.
Formaggi da furto – Il formaggio è uno dei cibi più amati e consumati in Occidente. Se le preferenze di gusto tra i prodotti da acquistare vanno alle varietà fresche e semi-stagionate, è curioso sapere che sono il cibo più rubato nei supermercati. E la palma spetta al parmigiano, primo oggetto in assoluto delle brame dei ladri.
Dolce, amaro o umami – Dolce, amaro, salato, acido: i sapori sembrano tutti qui. Invece no: ce n’è un quinto, chiamato Umami, scoperto agli inizi del 1900 e tipico della cucina orientale, ma anche di brodi e arrosti. Viene percepito tramite i recettori gustativi che tipicamente rispondono ai glutammati.
I buchini dei crackers – Sono con evidenza sotto i nostri occhi, anche se di solito non ci facciamo caso più di tanto: I forellini che costellano i crackers non hanno scopo decorativo, ma sono indispensabili per la loro cottura corretta: se ne fossero privi, si formerebbero bolle di vapore che, non riuscendo a fuoriuscire, impedirebbe al cracker di restare piatto e croccante, senza lievitare. È importante anche la giusta quantità e la posizione dei forellini: se sono troppo vicini, i crackers perdono molto vapore ed escono dal forno più secchi; se sono troppo lontani si formano bollicine sulla superficie.
La storia del sandwich – Il classico panino imbottito che ci fa compagnia in pausa pranzo o a merenda è stato “inventato” nella metà del Settecento da John Montagu IV conte di Sandwich, per consumare un pasto pratico ma soddisfacente senza la necessità di interrompere le proprie attività. La storia racconta che il conte non voleva interrompere il suo lavoro a tavolino, tra carte geografiche e strumenti per tracciare rotte di mare, ma i maligni sostengono che in realtà il nobiluomo era un incallito giocatore, poco intenzionato a lasciare il tavolo da gioco per spostarsi in sala da pranzo.
I diamanti dal burro di arachidi – Pare che le preziose pietre luccicanti con cui si dichiara l’amore “per sempre” si possano sintetizzare a partire da qualsiasi composto organico, o quasi, compreso il burro di arachidi. Dal punto di vista chimico, i diamanti sono formati esclusivamente da atomi di carbonio che, sottoposti a super compressione come avviene nelle profondità della terra, assumono la tipica struttura a cristalli. Un gruppo di ricercatori tedeschi del Bayerisches Geoinstitut, impegnato nello studio della crosta terreste, ha scoperto un procedimento per sintetizzare diamanti da qualunque elemento composto da carbonio, compreso il burro di arachidi compreso. Naturalmente con l’aiuto di un super compressore.
Arachidi e banane – Sono due alimenti “travestiti” da qualcos’altro. Le arachidi, che siamo portati a considerare frutta secca al pari delle noci (tanto che le chiamiamo comunemente noccioline), sono in realtà dei legumi, come i piselli, le lenticchie e i fagioli. Le banane, invece, non sono propriamente de frutti ma delle bacche: crescono infatti su una pianta erbacea, non su un albero propriamente detto, dato che le sue radici non contengono tessuto legnoso. E dopo aver generato le banane, la pianta muore.
Kamut: non una varietà di grano ma un marchio - A differenza di quanto molti pensano, il kamut non è un grano antico risalente addirittura all’antico Egitto: è invece più semplicemente un marchio registrato. La varietà di cereale a cui il kamut si riferisce si chiama in realtà Khorasan, è un tipo di grano orientale non molto dissimile dal grano duro. Soprattutto, non è privo di glutine, e quindi deve essere evitato dai celiaci.
Il ketchup da farmacia – Nell’Ottocento si pensava che i pomodori avessero proprietà curative: per questo la salsa che oggi rende più vivaci patatine e stuzzichini è stato adoperato come un medicinale e addirittura venduto sotto forma di pillole per curare malattie come ittero e indigestione. Il suo successo si è esaurito in breve tempo, anche se in effetti i pomodori hanno un discreto potere lassativo.
Il cioccolato che “tira su” – Non è solo in virtù del suo potere energetico e del suo buon sapore: il cioccolato dà la carica perché contiene caffeina e, soprattutto, teobromina, una sostanza stimolante che agisce sul sistema nervoso centrale e aiuta ad essere più vigili e reattivi. Un cioccolatino, consumato insieme al caffè, ne potenzia gli effetti.
Lacrime di cipolla – Affettare la cipolla comporta un bagno di lacrime. Tutta colpa di una sostanza, i solfossidi, particolari aminoacidi i quali liberano l’enzima allinasi, il quale, quando la cipolla viene tagliata, si sprigiona nell’aria e irrita gli occhi, stimolando la lacrimazione. Per limitare il disturbo può essere utile bagnare tagliere e coltello, e tenere la cipolla al freddo prima di tagliarla.