Suggerimenti sfiziosi e sani per un pasto completo ed equilibrato da consumare in una gita fuoriporta
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Una gita al mare o in montagna non può prescindere da un pic-nic sfizioso e appagante: sarebbe un vero peccato doversi allontanare dalla riva del mare o lasciare i giochi sui prati anche solo per il tempo necessario a consumare il pasto. Panini, ma anche torte salate, frittatine, pasta fredda e, immancabilmente, qualcosa di dolce per completare il menù: ecco un modo sano e gustoso per comporre quello che una volta si chiamava “pranzo al sacco” e che oggi viene curato fino a rappresentare un vero e proprio cestino di bontà, senza passare troppo tempo in cucina.
L’ORIGINE DELLA PAROLA – Cominciamo con una curiosità. Il termine pic-nic indica, come tutti sappiamo, la merenda sull’erba durante una scampagnata: per estensione indica anche la gita stessa, tanto che si dice “domani facciamo un pic-nic”. Il termine viene dall’inglese, che a sua volta lo riprende dal francese “piquenique”; quest’ultimo termine è composto dal verbo piquer ‘rubacchiare’ e nique ‘bazzecola’. La parola suggerisce l’idea di piluccare qualcosa di piccolo e buono in un contesto informale. La consuetudine del pic-nic si è diffusa nell’Ottocento, con il moltiplicarsi tra la nobiltà di gite in campagna e di piccoli pasti all’aria aperta: si trattava di solito di appuntamenti mondani, in occasione dei quali ciascun convitato portava un contributo alla tavola.
UN MENÙ SANO E FACILE DA TRASPORTATE – Gli unici limiti alla fantasia e al desiderio di cose buone vengono dalla praticità degli alimenti e dalla possibilità di trasportarli facilmente senza rischiare che si deteriorino con le temperature esterne. Anche se siamo muniti di borsa frigo e di contenitori termici, il pericolo di interrompere la catena del freddo e di vedere deteriorarsi rapidamente i nostri cibi è tutt’altro che remoto, soprattutto se fa molto caldo. Scegliamo quindi preparazioni che non vadano a male troppo facilmente e che non predano consistenza, come certe salse, formaggi cremosi e gelati: riserviamoli piuttosto per la sera, a pic-nic concluso. Ricordiamo di non comporre il menù solo con cibi asciutti o troppo salati, che scatenano la sete e non sono sani dal punto di vista nutrizionale.
IL PANINO – I panini sono di solito il punto di forza del pic-nic. Si possono preparare con la classica imbottitura di prosciutto e formaggio, oppure si può lasciare libero sfogo alla fantasia, a cominciare dal pane che utilizziamo. Il più sano è quello casereccio, senza troppi condimenti, o quello integrale: se però vogliamo puntare su qualcosa di più morbido e sfizioso, non c’è che l’imbarazzo della scelta, secondo i gusti di ciascuno e delle specialità del nostro panettiere. Possiamo anche utilizzare focacce, pizzette e piadine, e puntare sulle specialità gastronomiche locali. Anche per la farcitura non ci sono limiti, a patto di rispettare le accortezze che abbiamo nominato sopra: la deperibilità e la facilità di trasporto, facendo attenzione alle salse, al burro, ai formaggi molli e tutto ciò che si altera quando fa caldo. Attenzione anche al fatto che un panino, se farcito con alimenti molto ricchi, può trasformarsi in una bomba calorica: se non sappiamo resistere alla golosità, mettiamo in conto una pennichella digestiva a fine pasto, seguita da un paio d’ore di giochi di movimento o da una lunga passeggiata, per bruciare almeno in parte il surplus di calorie.
PASTA, RISO E ALTRO – Le insalate di pasta e di riso sono un altro grande classico dei pic-nic: hanno il vantaggio di poter essere preparate in anticipo e lasciate raffreddare nel frigorifero di casa. Prima di partire si dispongono nelle vaschette sigillate, sono pronte per essere assaporate e danno grande soddisfazione. In alternativa si può adoperare il cous-cous, altrettanto pratico e versatile, da accompagnare a verdure e pezzettini di carne fredda di pollo o agnello. Le torte salate sono un’altra grande risorsa, scegliendo i sapori che più amiamo: hanno anche il vantaggio di rendere più sfiziosa e ben accetta la verdura a chi non la apprezza, a cominciare dai bambini. Anche le insalate, con tante verdure fresche e colorate, sono piacevoli, per il loro buon sapore e per il loro effetto dissetante e rinfrescante. Infine, la frutta non deve mai mancare in un pranzetto open air: l’estate ne offre tantissima, a partire da pesche, susine e albicocche, per culminare con meloni e angurie, dolci, colorati e molto dissetanti.
L’ACQUA – Nelle giornate afose dell’estate occorre bere in abbondanza: un’adeguata provvista d’acqua è un elemento essenziale di cui non si può proprio fare a meno. Anche se è pesante e scomoda da trasportare, occorre calcolare circa un litro e mezzo-due litri a testa, specie se la gita dura tutto il giorno e non ci sono bar o punti ristoro in cui rifocillarsi nelle vicinanze.