In vacanza ci siamo innamorate, ma il rientro in città può cambiare tutto. O forse no
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E’ successo: durante le vacanze abbiamo incontrato una persona che ci è piaciuta, Ci siamo frequentati, siamo stati bene insieme e alla fine abbiamo capito che era nato un sentimento. E’ solo una cotta passeggera o è destinata a trasformarsi in qualcosa di più serio e duraturo? A guardare dentro di noi è impossibile da capire: la nostra mente e il nostro cuore sono nello stesso stato di febbrile agitazione dell’innamoramento. Del resto, lo sappiamo tutti: gli amori estivi di solito non sopravvivono al distacco. Se non in rarissimi casi, dai quali sbocciano grandi storie d’amore. Come capire se si tratta del nostro caso?
UNA FRECCIA DI CUPIDO – Gli amori estivi hanno la capacità di appassionarci e legarci a una persona in modo profondo e intenso. Finché siamo insieme, viviamo dunque il sentimento con tutta la sincerità e quel pizzico di leggerezza tipico delle vacanze: dopo il ritorno a casa, però, interroghiamoci con calma e con sincerità, per dare un nome ai nostri sentimenti. A quel punto non resta che stare a vedere che succede e, soprattutto, come si comporta lui.
TRE TIPI DI STORIE – A quanto pare, le statistiche suddividono gli incontri estivi in tre distinte tipologie: quelli che si esauriscono entro tre giorni dal distacco, quelli che sembrano veri e profondi ma che, a distanza, non reggono più di qualche settimana e infine quelli che promettono bene e che alla fine mantengono le aspettative e si confermano come storie importanti e durature. Naturalmente le prime due tipologie sono le più diffuse, ma come si fa a sapere a quel appartiene la nostra? Il suggerimento è: non fare nulla e lasciare a lui il compito di fare il primo passo. Se non si fa vivo, possiamo provare a mandargli un messaggino. Se risponde, avremo fatto un passo avanti, altrimenti meglio lasciar perdere subito.
TENERSI IN CONTATTO – Se dopo il ritorno lui continua a farsi vivo e noi facciamo altrettanto, posiamo provare a dare fiducia al nuovo rapporto e dargli l’opportunità di crescere. Se le distanze lo consentono, organizziamo (o accettiamo) un incontro il prima possibile: gli amori vacanzieri tendono ad essere sfuggenti e occorre consolidarli senza aspettare. Vedersi in una cornice diversa da quella vacanziera potrebbe però anche cambiare tutto e farci vedere lui e l’intera situazione sotto una luce diversa. Se invece riceviamo solo conferme, allora andiamo avanti.
UN PO’ DI PRUDENZA – Visto che non sappiamo come andranno a finire le cose, un po’ di cautela è d’obbligo. Non abbandoniamoci a fantasticherie sfrenate, non trasformiamo la nuova storia in una ossessione, evitiamo di parlarne e di pensarci in continuazione. La routine quotidiana può anche darci una mano: riprendiamo le nostre abitudini, frequentiamo gli amici, coltiviamo i nostri interessi. Come dice il proverbio, se sono rose fioriranno.
E QUANDO CI SI INCONTRA... - E' un momento in cui essere molto caute. I discorsi seri e la richiesta di impegni reciproci sono ancora fuori luogo, a meno che non sia lui a incominciarli. Da parte nostra, cerchiamo di mostrarci empatiche, divertenti e di prolungare quel senso “frizzantino” di leggerezza che ha accompagnato gli incontri estivi. Non è ancora il momento di dichiarazioni impegnative e di aspettative troppo alte: rimandiamole a incontro futuri, se ce ne saranno. Cerchiamo semmai di godere l'attimo e di far trascorrere a lui un momento piacevole. E' anche il modo più sicuro... per averne presto un altro.
CHE COSA CERCHIAMO? – E’ una domanda a cui dobbiamo dare al più presto una risposta: se ci sta bene una storia poco impegnativa, giusto per prolungare la gioia delle vacanze, possiamo tenerci in contatto con il nostro lui e passare qualche piacevole momento insieme, senza troppe aspettative e stare a osservarne gli sviluppi. Se siamo in cerca della storia della vita, invece, cerchiamo di essere realiste: è inutile farci troppe illusioni. Se poi l’attesa ci fa struggere di ansia, forse è meglio cambiare strada immediatamente.