Tempo di vacanze, con la spensieratezza è facile sentirsi libere di lasciarsi andare. Chi potrebbe fare breccia nel tuo cuore? Scoprilo qui
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Estate e amore sembrano quasi sinonimi: niente di più facile che la scintilla si accenda proprio sotto l'ombrellone. Romantico, bollente o anche solo fantasticato: quando ci sentiamo leggere e spensierate, che l’oggetto del desiderio sia uno straniero dal fascino esotico o l'animatore dal fisico scolpito non ha importanza, perché non dobbiamo per forza dover pensare al "dopo".
In spiaggia, dopo tante preoccupazioni e un anno trascorso praticamente in casa, lontani dallo stress e dagli occhi indiscreti, arriva finalmente il momento di sentirsi libere di lasciarci andare.
Niente di più facile dunque che incontrare qualcuno che ci faccia girare la testa e ... ci faccia cadere in trappola!
Ecco allora un piccolo vademecum sui tipi che potremmo incontrare tra un tuffo e l'altro.
L’erba del vicino è sempre più verde: è ormai acclarato, lo straniero esercita sempre un fascino misterioso. Sarà perché parla una lingua diversa impossibile da capire, o perché non sappiamo nulla di lui, fatto sta che avere un flirt con un uomo che arriva dall'estero è un classico senza tempo e senza età. D'altra parte, è ovvio che non si tratta del tipo con cui passeremo del tempo dissertando sui Promessi Sposi, né tantomeno quello a cui esporre un trattato di filosofia: la comunicazione sarà su tutto un altro piano, quello dell'eros e della passione. Finalmente potremo soddisfare la curiosità di sempre: chissà come lo fanno nelle altre parti del mondo?
Il più vicino, vince: la vicinanza è la miglior alleata per l’avvio di una relazione. Quando gli spazi sono minimi, niente è più facile che iniziare la conversazione con il vicino, in questo caso di ombrellone. Se durante l’anno è il vicino di scrivania a diventare il nostro compagno di merenda e pausa caffè e magari qualcosina in più, in vacanza l'alternativa estiva diventa il lettino prendisole affianco al nostro. Inutile negarlo: si osserva il signore di fianco e si prova ad indovinare qualcosa di lui ascoltando le sue conversazioni telefoniche, vedendo come si comporta con l'eventuale compagna, sbirciando come si muove e come si tuffa in acqua. Forse non è il massimo, ma in fin dei conti non stiamo cercando il principe azzurro: va benissimo anche accontentarsi di qualche tiepida avance e magari qualcosina in più, giusto per ingannare il tempo e allenarsi un po’ al gioco della seduzione. Innocenti evasioni.
Fisico scolpito e sorriso sornione: anche la storia con l'animatore non è proprio la più originale. Abbronzato, simpatico, muscoloso: è proprio il tipo perfetto per far perdere la testa, che faccia parte dello staff del villaggio vacanze, sorvegli la spiaggia come assistente bagnante o impartisca lezioni di tennis o di vela. Ovviamente ci sono le varianti più nuove: per esempio, il barman che fa piroettare le bottiglie con la maestria degna di un atleta del Cirque du Soleil, lo chef del ristorantino sulla spiaggia, il trainer di yoga e pilates dal fascino tenebroso. Caratteristica comune, il saperci fare sempre e in ogni occasione e, purtroppo per noi, con chiunque. Ritrovarsi nelle sue lenzuola per una notte ad alto tasso di passione è facilissimo, ma attenzione ad alimentare inutili e dannose aspettative: il carpe diem va bene, progettare il futuro... meglio di no.
Giovane e prestante: avere una relazione con un lui molto più giovane di noi non è certo più un tabù, soprattutto dopo essere stato sdoganato da coppie illustri, come quella formata da Demi Moore e Ashton Kutcher (16 anni), Sandra Milo e il fidanzato Alessandro Rorato (37 anni), Ivana Trump e Rossano Rubicondi (23 anni), il presidente francese Macron e signora (24 anni). In estate possiamo abbandonare gli schemi e lasciarci andare a nuove ed eccitanti scoperte e poco importa se abbiamo qualche chilo di troppo o se la pelle non è più tonica come un tempo. Se non interessa a lui, men che meno deve essere un problema per noi. Approfittiamo del drink - rigorosamente alcolico! - e lasciamoci andare senza troppi pensieri: niente domande su quanti anni ha e che lavoro fa (per poi magari scoprire che è ancora uno studente e noi potremmo esserne la madre) perché le risposte potrebbero non piacerci. Per una volta, evviva l'ignoranza.
E vissero felici e contenti: alla fine, il tipo con cui rischiamo di condividere una vita intera è il migliore amico di sempre, quello che conosciamo fin da quando facevamo i castelli di sabbia da piccoli e con cui ci divertivamo a gettare i gavettoni da ragazzi. E' il tipo che conosciamo meglio delle nostre tasche, quello che ha saputo ascoltarci mentre in lacrime gli abbiamo confidato dolori e patemi e che ha finito col consolarci tra le sue braccia. Non è forse il tipo per cui potremmo fare pazzie, ma non ha importanza: in fondo sappiamo che con lui non rischiamo nulla e, anzi, potrebbe riservarci anche qualche sorpresa piacevole. Chi può dirlo? Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza...