Il fatto che per un lungo periodo il distanziamento sociale o la separazione forzata abbiano impedito di manifestare il proprio sentimento amoroso con un bacio ha spinto le persone a scoprire ed esplorare modi diversi di manifestare il proprio affetto mantenendosi a distanza, ad esempio attraverso sguardi, sorrisi, parole dolci e poetiche, dediche musicali. “Il suono e la parola toccano un mondo emotivo, simbolico, capace di dare emozioni simili ad un bacio”, spiega Slepoj. Alla lunga però tutti ci siamo dovuti rendere conto che il bacio non è sostituibile. Tanto è vero che è stato il gesto che più ci è mancato durante la quarantena. Così ha dichiarato il 72 per cento degli italiani coinvolti in un sondaggio effettuato da Baci Perugina, condotto su circa 1100 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni, con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) e su un panel di 20 esperti tra psichiatri e psicologi, in occasione della Giornata Mondiale del Bacio. La necessità di astenersi dal baciare la persona del cuore è stata più sofferta dell’impossibilità di uscire liberamente di casa (64% delle risposte), o prendersi un caffè con gli amici (54%). Secondo il 62% degli italiani, baciarsi è un segno concreto di amore; per quasi la metà (49%) è il modo migliore per comunicare senso d’appartenenza ed empatia, mentre secondo il 37%, esprime complicità e amicizia.