Trovarsi in tre ma non dimenticare di essere due
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Un figlio mobilita l'attenzione, implica una riorganizzazione della vita familiare e, di frequente, comporta una serie di notti in bianco che certamente non favoriscono il buon umore. Essere in tre trasforma la coppia in un sistema differente, soprattutto a livello esistenziale e psicologico: è questo l'aspetto da non sottovalutare. Dopo una gravidanza è necessario riscoprirsi come coppia per saper godere appieno di questo periodo speciale... e affrontare le piccole avversità di ogni giorno senza timore.
Quando nasce un bambino la coppia cessa di essere basata sulla semplice relazione tu-io e diventa un sistema familiare a tre: in questo semplice passaggio di numeri è incredibile come all'improvviso sia facile lasciar subentrare ruoli che in realtà appartengono alla famiglia d'origine, insieme a nervosismi e incapacità di ascoltare la situazione. Un figlio necessita tempo, attenzioni e cure continue: risposte a domande che spesso nemmeno noi sappiamo perché se un tempo si cresceva fra generazioni di cuginetti in una famiglia allargata, oggi è facile non frequentare bambini sino al momento in cui non si decida di averne uno.
La parola d'ordine da non dimenticare è: insieme. È bene ricordare che per entrambi i genitori si tratta di un'esperienza mai provata prima e, anche nel caso in cui si abbiano figli da relazioni precedenti, questa avventura è nuova per la vostra coppia, per questo è importante evitare di appropriarsi di comportamenti che non siano autenticamente appartenenti al vostro modo d'agire. Madri, suocere e amiche sicuramente avranno consigli pressoché infiniti da elargire, tuttavia ognuno deve avere fede nella propria esperienza e cercare una modalità personale con cui affrontare le cose altrimenti si rischia di trasformare la propria coppia in un pessimo facsimile di altri.
Il ruolo della donna in questa fase delicatissima è fondamentale: diventare madre è un'esperienza travolgente, ma è importante aiutare il neo papà a sentirsi pienamente partecipe di questo periodo. In caso contrario finirà per sentirsi escluso e distaccarsi dalla situazione familiare, rendendo ancora più difficile la comunicazione a due. Mentre una donna ha nove mesi per ascoltare e percepire la presenza di una vita che nasce, per un uomo l'arrivo di un figlio è qualcosa di ben differente e improvviso. Inoltre, proprio come la loro compagna anche gli uomini sperimentano reazioni alterne che oscillano fra l'intensa gioia e un senso di inadeguatezza, paura, timore di sbagliare, accentuati dal fatto che a causa del lavoro spesso gli uomini finiscono per stare lontani da casa fra le 9 e le 10 ore al giorno, ritornando solo alla fine del pomeriggio o a tarda sera, dunque con poche possibilità di passare tempo con i bambini e conoscere in profondità le loro abitudini.
Mostratevi entrambi partecipi della routine ordinaria: cambiare i pannolini insieme o fare il bagnetto può essere un momento di relax in cui condividere l'intimità del nuovo stato familiare. Non importa se per lasciare spazio di manovra uno o l'altro finiscono per assistere a fianco, seduti su una sedia o appoggiati alla porta; di volta in volta potrete darvi il cambio, ma esserci è la questione veramente importante. Quando si è ormai sorpassata la fase adolescenziale o le prime esperienze dei vent'anni, è banale continuare a credere che per coltivare l'amore siano necessarie esperienze al limite, stravolgimenti, o un batticuore fatto di guerre e eros: il cemento di una coppia è ben altro e in momenti come la nascita di un figlio esso deve crescere ideando forme nuove dell'eros.
La condivisione della cura di un figlio, dai piccoli momenti di gioco al cambio, unisce: se a questo saprete aggiungere una carezza furtiva, uno sguardo complice e il gusto per una sana risata avrete trovato una chiave d'accesso al benessere di una coppia forte. In questa fase una donna ha intensamente bisogno di conferme: insieme al corpo che cambia cresce la voglia, spesso totalmente inespressa o ignorata, di essere desiderata, coccolata e amata anche come compagna, amante, intima amica. Stanche e nervose, oltre che in preda a importanti cambiamenti a livello ormonale, le neo mamme sono naturalmente innamorate del proprio bambino, ma talvolta finiscono per essere completamente assorbite dal ruolo di madri.
Perché non far sentire speciale la propria compagna ritagliando un momento speciale? Sarà un beneficio anche per il benessere della coppia. Una cena fuori, oppure una serata alle terme solo per voi due o il semplice tempo di una passeggiata insieme costituiranno un momento da dedicare all'altro come partner: siete diventati genitori, è vero, ma avete bisogno di passare momenti insieme in cui coltivare l'energia e il feeling che vi ha unito. Secondo alcune statistiche sono moltissimi i neo genitori che smettono di fare sesso dopo l'arrivo dei figli: circa il 90% dei casi. La stanchezza certamente gioca un ruolo importante: chiedete l'aiuto di amici, nonni o di una baby-sitter di fiducia e soprattutto fate in modo che l'organizzazione familiare dei bambini non ricada solo su uno.
Un massaggio può essere un dono meraviglioso per la propria compagna e al tempo stesso alimentare la vicinanza. Spegnere il computer e dedicare attenzioni all'altro è un modo per coltivare l'intimità nei giorni dopo il parto: mentre guardate un film accarezzatevi e riguadagnate quell'appartenenza fisica che parte dal coinvolgimento dei cinque sensi e arriva a un'emozione primordiale.
Lo slancio erotico parte dalla mente, soprattutto per le donne, e riesce a coinvolgere interamente quando entrambi in una coppia sentono di essere sulla stessa frequenza, per questo ripartire dall'affetto è il primo passo per ritrovare un'intesa più profonda e in grado di superare stanchezza, occhiaie e malumori. La regola da non dimenticare mai? Dormire abbracciati unisce, aumenta l'empatia e fa ricordare che mamma e papà sono... gli innamorati di sempre, ancora imperfetti ma felicemente insieme, fianco a fianco.