C’è chi, come una tempesta di neve, tronca una relazione proprio nel periodo più “sentimentale” dell’anno
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Sai che cos’è lo snow storming? Al di là di un evento meteorologico, è la scelta di troncare improvvisamente una relazione, magari un po’ traballante ma ancora viva, proprio nel periodo natalizio, ovvero nel momento dell’anno nel quale si cerca affetto e romanticismo in modo particolare. In piena controtendenza con i libri e i film che fanno sbocciare tenere storie d’amore proprio intorno all’albero, c’è anche chi decide di dare un taglio netto a un rapporto nel quale non si sente più a proprio agio, con la forza improvvisa tipica delle tempeste di neve, da cui lo snow storming prende appunto nome.
IL FREDDO DELL’INVERNO – I mesi invernali sono il momento dell’anno in cui si sente maggiormente il bisogno di raccogliersi nell’intimo delle case, nel calore dei propri affetti. Per questo, il fatto di essere lasciati dal proprio partner durante il periodo delle Feste è particolarmente doloroso. Da un lato, quindi, ci sono persone che preferiscono aspettare la fine della maratona di feste e cene di famiglia per chiudere un rapporto. Ci sono però anche casi in cui è proprio il complesso di eventi natalizi a rendere particolarmente urgente la necessità di liberarsi di un legame diventato ormai troppo stretto. Presentarsi a cene di famiglia in cui, per buona pace di tutti, siamo costretti a recitare la parte della coppia felice, in cui i parenti ci chiedono magari se abbiamo intenzione di allargare la famiglia, o quali sono i nostri progetti più immediati, può diventare un vero tormento. Ecco allora la scelta di liberarsi di tutto e non pensarci più, per voltare pagina.
SE LA TEMPESTA CI COLPISCE – Essere vittima di snow storming natalizio può essere particolarmente doloroso, anche eravamo già consapevoli che la nostra storia era su un binario morto. Le Feste di Natale e di Capodanno sono il periodo dell’anno in cui si avverte in modo particolarmente acuto la fragilità o la mancanza degli affetti, tanto che spesso si cerca di rimandare la rottura a dopo l’Epifania o addirittura di riallacciare i contatti con il proprio ex, proprio per colmare in qualche modo il senso di vuoto e di solitudine. Insomma, essere “mollati” prima che sia ripartito il tran tran quotidiano è una ferita nella ferita. Se la tempesta ci colpisce non possiamo fare nulla, se non cercare di resistere nel modo migliore possibile fino a quando tornerà il sereno, anche se l’inverno non finisce in un giorno. Non ci sono ricette per una guarigione miracolosa: occorre concedersi il tempo per elaborare il lutto, cercare il sostegno e la compagnia degli amici, fare autocritica per capire quanta responsabilità abbiamo nella fine del rapporto.
STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA – Possiamo fare un ragionevole tentativo per conservare il legame, se i nostri sentimenti sono ancora vivi: se però non abbiamo successo, non resta che cercare di voltare pagina a nostra volta.
- Partiamo da noi: prenderci cura di noi stessi è il miglior punto di partenza in una situazione come questa. Abbandoniamoci allo sconforto per qualche momento, poi rendiamoci conto che non c’è nulla di sbagliato in noi e che abbiamo tutto il diritto di essere amati e di essere felici. Regaliamoci un look nuovo, curiamo il nostro aspetto, facciamo il possibile per stare bene con noi stessi.
- Dedichiamoci a qualcosa che ci piace: gli hobby, l’attività fisica, un’esperienza diversa dal solito possono essere utili per distrarre la mente e offrirci nuove opportunità di incontro.
- Non proviamo a rincorrere chi ci ha mollato: in una tempesta di neve è controproducente camminare controvento. Come fanno gli alpinisti, cerchiamo un riparo e aspettiamo che la buriana passi. In questo caso significa sbarrare le porte dei social e degli altri canali di comunicazione, evitando di controllare compulsivamente i suoi profili e le sue chat per vedere dov’è, cosa fa, chi incontra.
- I progetti: se avevano in programma un weekend, una mini vacanza, o un momento di distrazione, non cancelliamo l’idea, ma muoviamoci con altra compagnia (un’amica o un parente). Oppure facciamo un progetto tutto nuovo, che sia solo nostro: potrebbe essere portatore di nuovi incontri.
SE SIAMO NOI GLI STORMER – Trovare il coraggio di dare un taglio a un ramo secco può essere una buona idea: inutile trascinare all’infinito una storia che ormai non va più da nessuna parte e nella quale ci sentiamo soffocare. Cerchiamo però di non dimenticare i sentimenti della persona da cui ci distacchiamo e il modo in cui chiudiamo la relazione: se decidiamo di uscire da una relazione asfissiante e sentiamo la necessità di voltare pagina, abbiamo la ragione dalla nostra parte, o almeno una quota di essa. Se invece il nostro è solo disimpegno e incapacità di assumerci le nostre responsabilità, allora non va affatto bene: potrebbe diventare uno schema ricorrente in cui mollare tutto alla prima difficoltà si trasforma in abitudine. E potrebbe anche capitare che, quando finalmente abbiamo trovato una persona che ci pare giusta per noi, diventiamo vittime della stessa tempesta di neve: il karma può fare brutti scherzi.