Superare la fine di un amore non è facile e talvolta si inizia una frequentazione per scongiurare la solitudine. Ecco come scoprire se si è solo una "soluzione B"
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Stare in coppia è un'arte e perfino un'alchimia: occorrono complicità, rispetto, passione e anche tanta pazienza. Tuttavia, spesso accade che, anche se tutti questi ingredienti ci sono, la relazione finisca lasciando un senso di vuoto che pare incolmabile. Un lutto doloroso e ineluttabile, che spesso perdura nel tempo e dal quale si tenta di uscire magari legandosi a un'altra persona. L'idea che "chiodo scaccia chiodo" l'abbiamo un po' tutti, ma scoprire di essere stati usati come semplice ripiego è frustrante e lascia l'amaro in bocca.
è evidente che se la persona che abbiamo appena cominciato a frequentare esce da una precedente relazione che si è conclusa da poco, il dubbio di essere solo un diversivo per uscire dallo sconforto è lecito. Quanto una storia arriva al capolinea, infatti, lascia inevitabilmente un grandissimo senso di vuoto, tanto maggiore quanto più importante e sentita è stata la relazione. Se il sospetto che il nuovo partner stia utilizzando questa frequentazione per lasciarsi alle spalle un’esperienza finita male il più velocemente possibile, occorre meditare bene se sia il caso di andare avanti o di prendere tempo per capire meglio le vere intenzioni di questa persona.
quando una relazione verte quasi esclusivamente sulla passione e tutto sembra ruotare attorno al sesso, senza altri stimoli o attività da fare insieme, è quanto mai probabile che il partner stia usando questa frequentazione per mero piacere fisico. Del resto, un legame più ricco e profondo richiede energia, disponibilità all'ascolto e generosità e a ridosso di una rottura non sempre queste sono risorse disponibili per chi ha il cuore spezzato. Meglio pensarci su per evitare di incappare in una relazione di ripiego.
avere pazienza è un conto, ma continuare ad ascoltare racconti che vertono sulla ex è davvero troppo. Quando il partner persevera nel parlare della sua vecchia fiamma, è evidente che non ha ancora fatto i conti con una storia giunta al capolinea. Sebbene condividere esperienze passate sia normale, anzi addirittura indispensabile per cominciare una nuova relazione all'insegna della trasparenza e della autenticità, quando la conversazione è costantemente incentrata su quell’argomento è probabile si sia ancora in una fase di elaborazione del lutto e quindi tutt'altro che pronti per dare inizio a una nuova storia.
A molti è successo di sentirsi usati in qualche modo. Quello spiacevole campanello d'allarme che risuona dentro di noi, e al quale non vorremmo dare ascolto perché è doloroso da accettare, però non vuole saperne di tacere. In questo caso, se la percezione di essere solo uno strumento per ingelosire la ex rimane forte e chiara, allora è probabile che lo si sia veramente. E a questo punto non resta che scappare a gambe levate e prima possibile. Per la serie si salvi chi può!
se il nuovo partner non fa che esprimere rabbia o amarezza nei confronti della ex, niente di più facile che non abbia l'elaborazione della fine della storia sia ancora parecchio lontana dall'essere risolta. Un risentimento latente può essere nocivo perché lacera gli animi e condiziona negativamente la nascita di un nuovo rapporto minandolo sul nascere. Un motivo in più per prendere adeguatamente le distanze.
un altro segnale che non deve passare inosservato per capire se si è importanti davvero oppure solo un ripiego temporaneo, è capire se davvero il partner desidera che si faccia parte della sua vita. Quando fa in modo da evitare qualsiasi contatto con le persone per lui più importanti, come gli amici o la famiglia, allora è legittimo ipotizzare che non abbia intenzioni serie, ma che si accompagni a noi al solo scopo di non sentirsi solo magari dopo la fine di una lunga relazione. Quando il coinvolgimento sociale è pari a zero o quasi, meglio non riporre troppe aspettative da questo rapporto, che non pare abbia le carte in regola per andare lontano.