Ci sono parole che feriscono inutilmente e che un uomo non dovrebbe pronunciare neppure per scherzo
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Ci sono frasi più taglienti di coltelli, capaci di ferire e di mortificare, che un partner non dovrebbe mai permettersi di pronunciare davanti alla sua compagna, neppure se sta scherzando. E se per caso dovessero sfuggirgli, in un momento di rabbia o di malumore, facciamogli capire che ci aspettiamo delle scuse immediate e la promessa che non accadrà più. Specie se il nostro lui ha la parlantina sciolta e coltiva il gusto della battuta un po’ caustica, mostriamoci intransigenti davanti a quello che ci offende e ci fa soffrire.
Oggi sei intrattabile: deve venirti il ciclo? - È una delle frasi più rozze e villane che possano sfuggire dalla bocca di un uomo, un modo sessista e volgare per dire alla propria compagna che si sta comportando da isterica. Facciamogli notare immediatamente che ci sono molti modi cortesi per chiedere se c’è qualcosa che non va.
Sei già fidanzata? Tanto non sono geloso - Altra frase quanto mai irrispettosa, che non fa nemmeno ridere. Implica molte cose, tutte sgradevoli: non importa che esista già un legame, non è contemplata la possibilità che non siamo interessate a un'altra storia e soprattutto fa supporre che, una volta con noi, lui non ci provi con un'altra. Meglio tagliare subito la corda.
Stai zitta! – Sulla scala della villania siamo davvero a buon punto e non occorre neppure spiegare il perché. La reazione di solito è un fiume di parole di protesta, del tutto giustificato.
Dietro a un grande uomo c’è una grande donna - Chi ha detto che la donna stia dietro? E chi c'è dietro una grande donna? Non a caso i First Gentlemen tendono a eclissarsi. Nella vita quotidiana c'è una coppia che cammina fianco a fianco e se uno dei due resta indietro, l'altro tende una mano e lo aiuta e tornare al passo.
Decidi tu, per me è uguale - Anche se non è uguale, significa che non gli interessa abbastanza per prendere posizione. O, almeno, ci sembra così. Lui magari immagina di fare un gesto di cortesia, ma per noi è un segno di disimpegno: spieghiamoglielo con cortese fermezza.
Le ricorrenze? Sono solo convenzioni - In parole povere significa che si è dimenticato del nostro compleanno, anniversario, San Valentino. Se ci siamo rimaste male, replichiamo spiegando che a queste banali convenzioni noi invece teniamo moltissimo. Al di là delle rimostranze, proviamo a trattare nello stesso modo il suo compleanno: forse non gli piacerà.
Caspita, hai messo su un chiletto - Anche se è vero e siamo state noi a sollecitare il suo parere, significa che ci aspettiamo una rassicurazione sul nostro aspetto. Forse è il caso di chiarirlo, prima di fare certe domande: chissà se la prossima volta se ne ricorderà.
Allora, ti è piaciuto? – Dopo un rapporto sessuale un partner di solito è in grado di capire quanto piacere ha procurato all’altro. Saremo noi, eventualmente a esprimere un commento se abbiamo voglia di farlo. Se a lui servono conferme, di solito è per sentirsi lodare. Sta a noi decidere se è il caso di incoraggiarlo. In ogni caso, è una domanda che ci mette in imbarazzo.
Sono cose che non capiresti - Supporre che non siamo in grado di comprendere qualcosa può voler dire due cose: o non abbiamo un intelletto sufficiente per arrivarci, oppure lui sta facendo qualcosa che non vuole condividere con noi. Difficile dire quale delle due eventualità sia più offensiva.
Posso baciarti? - Ci sono migliaia di modi per avvicinarsi e far capire che si sta cercando un bacio. Se condividiamo l'attrazione, ricambieremo l'effusione, altrimenti ci ritrarremo senza possibilità di equivoco anche senza profferire parola. Se ce lo chiede a parole, viene proprio voglia di dire no.