Andare d’accordo e far filare tutto liscio richiede qualche compromesso e tanta disponibilità reciproca
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Abbiamo trascorso lunghi mesi di lavoro faticoso e stressante: ora è venuta l’ora di goderci le meritate vacanze. Perché, però, proprio quando le cose dovrebbero essere finalmente facili e divertenti, ogni situazione sembra buona per accendere un litigio con il nostro (o la nostra) partner, proprio a proposito delle vacanze? Le ragioni possono essere numerosissime e non vale la pena analizzarle qui: cerchiamo invece di trovare una soluzione almeno temporanea alle baruffe per goderci al meglio il riposo, senza tensioni inutili e, spesso, scatenate da futili motivi.
Patti chiari e niente rabbuffi – Se condividiamo interessi e passioni con il nostro compagno, tutto è più facile: anche se uno ama i monti e l’altro il mare, ma entrambi siamo appassionati di cultura e arte, possiamo scegliere di visitare una capitale europea o un luogo storico, che appassionerà e renderà felici entrambi. Se invece uno dei due ha deciso di assecondare l’altro nella passione per i trekking tra i monti o per le spiagge assolate, occorre pensarci bene prima di partire ed evitare poi qualsiasi risentimento o rivalsa. La decisione è stata presa, per cui non resta che armarsi di scarponcini o di telo da bagno, e di un grande sorriso sulle labbra. Ricordiamoci: non siamo dei martiri, abbiamo fatto una scelta che dipendeva da noi. Organizziamoci quindi per godere il meglio della destinazione scelta, chiedendo, al massimo, di “sganciarci” dalle situazioni più estreme, come la camminata di sette ore tra malghe e rifugi in quota, o dall’escursione in barca sotto un sole giaguaro (e noi non siamo buoni nuotatori). Tutto questo, soprattutto, deve essere negoziato e discusso in anticipo, in modo da evitare tensioni e discussioni una volta partiti. Ricordiamoci anche di esprimere con chiarezza i nostri desideri e le nostre avversioni, senza aspettare che l’altro “ci arrivi da solo”.
Ogni viaggio è un’avventura – Quando si presentano contrattempi e ritardi, ad esempio in aeroporto (un fronte che quest’anno si annuncia particolarmente critico), cerchiamo innanzi tutto di mantenere la calma. Soprattutto, non arrabbiamoci con lui (o lei) come se fosse in qualche modo responsabile del problema: per questo è meglio condividere prima della partenza quante più decisioni possibile, dalla scelta del vettore alla decisione di partire con un semplice trolley da cabina o con un bagaglio da stiva. Facciamo appello a tutta la nostra pazienza e a un po’ di spirito di avventura: un viaggio porta sempre con sé un margine di imprevisto. Se i possibili contrattempi ci creano ansia, possiamo decidere (sempre di comune accordo) di stipulare un’apposita assicurazione: ce ne sono moltissime tra cui scegliere, da quella sulle malattie, all’annullamento, al furto e smarrimento dei bagagli.
Il budget – È un altro capitolo capace di scatenare liti senza fine. Anche in questo caso, e soprattutto se siamo alla nostra prima vacanza insieme, vale la pena fare patti chiari prima di partire: decidiamo insieme quanto denaro ciascuno dei due è disposto a stanziare per la vacanza e su come saranno ripartite le spese. Anche se per uno dei due (o per entrambi) ci possono essere ottime ragioni per conservare una certa riservatezza sulla propria situazione economica, è indispensabile mettere in chiaro alcune cose prima di partire, ad esempio se dobbiamo cercare sistemazioni e ristoranti low cost, oppure se possiamo assecondare qualche desiderio senza troppo preoccuparci del conto. Specie se la situazione è diversa per ciascuno, è opportuno che questo sia chiaro fin dall’inizio, per evitare imbarazzi e tensioni una volta partiti. Eviteremo litigate e musi lunghi quando dovremmo solo rilassarci.
Spazi personali – Il fatto di essere in vacanza insieme non significa dover vivere al guinzaglio. Specie se uno dei due ha ceduto ai desideri dell’altro sulla destinazione scelta, può essere utile che conservi uno spazio personale di relax, dedicandosi alle proprie passioni mentre l’altro si immerge da solo nelle attività che il compagno non ce la fa a condividere. Ancora una volta è fondamentale che le scelte nascano da una pacifica condivisione delle decisioni.
I comportamenti e il rispetto – La vita di una coppia, anche di fresca nascita, deve basarsi su due cardini: il rispetto e la fiducia reciproca. Sono due capisaldi che devono attraversare tutti i moneti della vita, vacanze comprese. Il rispetto deve orientare tutti i gesti piccoli e grandi della giornata, dalla puntualità agli orari di appuntamento, al mantenere gli impegni presi, ad esempio al momento di pagare un conto, e all’evitare gesti e comportamenti che possono infastidire o ferire il compagno di viaggio e di vita (sì, anche evitando di fare il pavone con la vicina di ombrellone). La fiducia è l’altra faccia della stessa medaglia: significa, ad esempio, non stare a contare le calorie che lui mette nel piatto anche se ha appena terminato una dieta dimagrante, non assillarlo chiedendogli se si è ricordato di prendere la tal cosa e, soprattutto, evitare scenate di gelosia acuta solo perché la sopra menzionata vicina di ombrellone gli ha lanciato uno sguardo secondo noi troppo seduttivo.