In rassegna le cinque espressioni caratteriali che, se ben usate, possono rivelarsi delle potenti armi di seduzioni. In quale ti riconosci?
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Sei timida? - Se "esternata" in modo civettuolo e malizioso, la timidezza può essere molto seducente. Usa con abilità la tua riservatezza, facendola passare per ingenuità: creerai un intrigante senso di mistero che incuriosisce lui. Basta guardarlo con dolcezza, sbattendo le ciglia, oppure alternare un silenzio calcolato ad un doppio senso per fargli capire che il vostro è un gioco di seduzione.
Sei lunatica? - I cambiamenti d'umore dell'ultimo minuto spesso irritano gli uomini ma possono trasformarsi in un'arma di seduzione perché lanciano un messaggio di imprevedibilità che ti aiutano a tenerli sulla corda. Il fatto di non sapere cosa aspettarsi può stuzzicarlo e spingerlo a seguirti, per evitare che tu gli sfugga.
Sei un po' supponente? - Mettere i puntini sulle “i”, criticando ogni sua azione od opinione può stressare. Prova ad interpretare questo atteggiamento in chiave sexy: mettiti cioè nei panni di una maestrina che lo punzecchia ma con sex appeal, lasciando intendere un potenziale erotico molto forte. Il messaggio che devi comunicargli è ricchezza di interessi e cervello pensante, cose che seducono appunto, e non supponenza o pignoleria.
Sei permalosa? - Le persone permalose spesso sono anche quelle più sensibili, lato del carattere che senz'altro affascina. Fallo emergere senza paura: l'essenziale è che quando opponi una rimostranza non mostri acidità o aggressività. Puoi adottare due strategie: una è l'ironia e l'altra è la sincerità. Sdrammatizzare quando lui fa qualcosa che ti fa rimanere male dimostra sicurezza in te stessa. Dire invece con onestà cosa ti ha dato fastidio lo responsabilizza, inducendolo a stare più attento. E questo agli uomini piace molto, perché istiga il loro senso di protezione.
Sei competitiva? - Anche questo comportamento può innervosire perché potresti obbligare lui a essere alla tua altezza. La mossa giusta è quella di resistere a fare la prima della classe. Cerca invece di mostrarti cooperativa, facendogli capire che 2 cervelli lavorano meglio insieme piuttosto che da soli. Il tuo deve essere un invito a fare squadra. Se proprio non rinunci alla competizione, lanciagli delle sfide, ma sempre con ironia e dolcezza, senza umiliarlo.