Lo dce la scienza: la primissima fase di uno scontro detta il tono di tutto lo scontro e fa capire persino se la relazione è destinata a durare nel tempo
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I litigi sono all’ordine del giorno nella vita di coppia e, se la relazione è sana e basata su solidi principi di rispetto reciproco, non devono destare particolare preoccupazione. Certo, è meglio non venire allo scontro con troppa frequenza, ma le divergenze di opinioni sono inevitabili: la scienza ora ci insegna che i primi tre minuti di ogni battibecco sono cruciali e che, statistiche alla mano, si finisce per discutere per un pugno di argomenti, Ecco allora qualche curiosità sul litigio di coppia, per imparare a scherzarci un po’ su, ma sempre con un occhio di riguardo alla scienza.
TRE MINUTI FATIDICI - La primissima fase in cui si instaura il litigio sembra essere cruciale. Così almeno sostengono gli studiosi della Toronto Metropolitan University, i quali hanno condotto un'indagine, pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of social and personal relationship”, che ha esplorato il mondo litigarello di 139 coppie, analizzando il modo in cui erano gestiti i conflitti, registrando i comportamenti dei partner durante le discussioni e indagando sul modo in cui le baruffe influivano sulla qualità del rapporto. Gli studiosi hanno concluso che, con l'eccezione delle relazioni tossiche, è possibile trovare un modo per aiutare i partner innamorati a migliorare il modo in cui si scontrano. I ricercatori hanno scoperto che, soprattutto nella primissima fase del battibecco, gli atteggiamenti come tono della voce, postura del corpo, parole scelte per farsi valere, se espressi in modo positivo tendono a suscitare risposte positive nell'altra persona anche nei momenti difficili della discussione. Al contrario, i comportamenti negativi e troppo aggressivi, in cui si vuole aver ragione per il gusto di prevalere, sono fortemente correlati a reazioni negative e di chiusura nel partner. I primi tre minuti di un litigio sono cruciali perché questo l'intervallo di tempo all'interno del quale si imposta il tono che avrà poi il resto della comunicazione: da come vengono condotti questi primi momenti gli studiosi possono addirittura comprendere e predire non solo come andrà lo scontro, ma persino come andrà la relazione a distanza di anni, compreso il fatto che si la coppia vivrà un amore duraturo o andrà incontro a una rottura nel corso dei sei anni successivi.
LE RAGIONI PER CUI SI LITIGA PIÙ SPESSO – Un altro studio ha preso in esame le ragioni per cui, statistiche alla mano, le coppie litigano con maggiore frequenza, anche se non è sempre facile distinguere con precisione tra loro i diversi motivi per cui si bisticcia: spesso si comincia a discutere per una ragione e da lì lo scontro dilaga coinvolgendo diversi aspetti della vita a due. Secondo un’indagine realizzata qualche tempo fa dalla Oakland University, questa sarebbe la lista di motivi di baruffa più scottanti e comuni:
1 I SOLDI - Il budget, le spese e il modo di scegliere a che cosa destinare le risorse sono un argomento che costituisce spesso un pomo della discordia, con un partner che non approva le spese dell’altro, specie se gli esborsi sono legati ad acquisti che non soddisfano entrambi nello stesso modo.
2 IL SESSO – Una vita sessuale non soddisfacente può generare litigi e baruffe a non finire. La sessualità è un aspetto fondamentale della relazione: i problemi che si possono vivere in questa delicata sfera generano inevitabilmente rancori, frustrazione e sensi di colpa. Un elemento tipico in questi litigi sta nel dare totalmente la colpa all'altro o a se stessi, senza riuscire a considerare il problema sessuale come un problema della coppia nel suo insieme. In questo campo, così delicato, è indispensabile adottare una comunicazione franca e sincera per evitare che uno dei due partner senta minata la propria autostima o addirittura cerchi fuori dalla relazione quello che non trova in essa.
3 LA GELOSIA - I litigi per gelosia sono spesso collegati a quelli legati alla sfera sessuale, ma non sempre. Spesso si litiga per gelosia anche quando la relazione con il proprio partner è del tutto soddisfacente, specie nel caso in cui si cerchi di esercitare il proprio possesso sull'altro. La gelosia è la peggiore nemica della coppia perché rende agisce negativamente sulla propria autostima e rende il partner insicuro. Senza la fiducia reciproca una relazione non funzionerà mai, ma a volte basta davvero poco per alzare la soglia del cosiddetto “rischio percepito”..
4 IL TEMPO LIBERO – Sembra futile, eppure è proprio così. Scegliere se trascorrere le vacanze in montagna o al mare, oppure se trascorrere il pomeriggio al cinema o al parco può diventare oggetto di una contesa senza fine. La questione sta anche nella capacità di creare uno spazio condiviso, nel quale dedicarsi ad attività che possano soddisfare entrambi. In alternativa non resta che scegliere una volta per uno, patto che l’altro accetti di buon grado di “passare mano” e non si comporti da “guastafeste” quando la scelta è nel turno dell’altro.
5 I PARENTI – In ogni famiglia ci sono la suocera troppo invadente, il cugino criticone e la zia lamentosa. Una coppia sana non dovrebbe avere difficoltà a circoscrivere l’azione nefasta dei parenti-serpenti, ma non sempre le cose stanno così: dal figlio “mammone” che snobba la compagna e continua a ricorrere a mammà, senza astenersi dall’esprimere alla propria lei confronti poco lusinghieri, alla necessità di conciliare il poco tempo disponibile con le richieste degli altri parenti: la famiglia può essere un vero campo minato che di solito dà il meglio di se stessa in occasione del Natale e delle ricorrenze importanti.
6 GLI AMICI – Non è detto che gli amici della dolce metà siano esattamente di nostro gradimento, soprattutto se si tratta di amicizie intime che vengono percepite come potenzialmente in competizione con il nostro legame. Può accadere che uno dei due abbia difficoltà a inserirsi nel gruppo amicale del partner, del quale non condivide passioni, interessi e atteggiamenti. La soluzione, in questo caso, dovrebbe essere di compromesso: senza imporre al partner di rinunciare a legami considerati importanti, ma anche senza imporre all’altro frequentazioni non gradite.
7 LA COLLABORAZIONE IN CASA -Le accuse di poca collaborazione che un partner rivolge all’altro e la frustrazione per un carico di lavoro considerato eccessivo, sono un altro item di scontro che si ripresenta con frequenza. In questi casi non resta che fare un elenco delle cose da fare e spartirsele nel modo più equo possibile. Il vecchio sistema dei “turni” è antico ma sempre efficace.
8 I FIGLI – Sono sempre meno numerosi e su di essi si concentrano aspettative e ambizioni dei genitori. Anche i figli possono generare argomenti di lite a non finire, dalla scuola migliore per loro, allo sport più utile, al modo più proficuo di organizzare il loro tempo libero. Che fare? Innanzi tutto ricordarsi che non si tratta di beni di possesso, ma di persone con inclinazioni e desideri propri. E che hanno diritto a un ambiente sereno e due genitori in sintonia e sorridenti. Quindi, in caso di lite, occorre tenere presenti soprattutto i loro interessi, a cominciare da un ambiente di amore e comprensione in casa.