Dating

Primo appuntamento: l’attenzione deve essere tutta per lui (o lei)

Per un incontro di successo non è ammessa alcuna distrazione: ecco alcuni consigli di comportamento

15 Set 2023 - 05:00
 © Istockphoto

© Istockphoto

Un primo appuntamento di successo? Riserviamo a lui (o a lei) tutta la nostra attenzione. Ovvero: il telefono deve restare ben chiuso in tasca e rigorosamente in modalità “silenzioso”, dimentichiamo di essere multitasking e lasciamoci catturare completamente dalla persona che ci accompagna. Scopo del primo appuntamento è suscitare curiosità e attrazione reciproca: per arrivare a questo risultato, superando quel po' di inevitabile nervosismo legato alla prima uscita, occorre che entrambi i nuovi possibili partner si sentano ben accolti e riescano a creare subito un legame di reciproco interesse. Riservare all’altro la nostra attenzione completa, ottenendo nello stesso tempo la sua, è il migliore punto di partenza che si possa immaginare: ecco allora una piccola guida per mettere al bando le distrazioni

Andare al primo appuntamento a volte può sembrare non facile. molte persone si sentono nervose o possono essere distratte, cosa che accade più spesso di quanto pensiamo” dichiara Logan Ury, Director of Relationship Science di Hinge, la app di dating che dichiara di essere nata per essere cancellata perché punta a proporre match di qualità e favorire relazioni durature.  "I migliori primi appuntamenti si vivono quando c’è apertura, si crea un legame, si raccontano storie che rivelano se stessi e, soprattutto, si spiega e si condivide con l’altro che cosa si prova". Gli esperti di relazioni della app forniscono quindi cinque consigli per vivere al meglio un appuntamento, specie all’inizio dell’autunno, quando la stagione degli amori estivi si va esaurendo e siamo più propensi a cercare di costruire una relazione più duratura.

1 – Il telefono? Proibito! - Otto utenti della piattaforma su dieci dichiarano di essere infastiditi dalla presenza ingombrante dello smartphone e di altri dispositivi elettronici, se questo intralcia la conversazione come un vero terzo e proprio terzo incomodo. Se abbiamo un appuntamento, dunque, specie se è la prima volta, dimentichiamoci del telefonino e togliamo suonerie e squilli di notifica: sarà più facile resistere alla tentazione di controllarlo, anche solo di quando in quando. Non solo rischiamo di apparire scortesi, ma anche di compromettere la chimica che stiamo invece cercando di instaurare. Tre utenti su quattro credono che continuare a guardare il telefono impedisca una buona conversazione e sono più riluttanti ad aprirsi se l'altra persona è distratta dal telefono. 

2 – Non è l’occasione in cui essere multitasking – Anche se abbiamo mille cose da fare, in questo momento deve contare solo il nostro appuntamento: se non possiamo riservargli tempo di qualità, tanto vale lasciar perdere in partenza. Non importa quanto sia fitta l’agenda: meglio evitare di prendere impegni subito dopo, in modo da lasciare tempo al potenziale partner di aprirsi e avere a disposizione eventualmente la possibilità di concedersi agli eventuali sviluppi. Se proprio non possiamo fare a meno di rinunciare a un impegno post appuntamento, meglio essere perfettamente organizzati in anticipo per non essere interrotti e potersi concentrare sulla persona che abbiamo di fronte. 

3 – Tempo di qualità - Quando incontriamo una persona per la prima volta è importante aprirsi e cercare di comprendere come ci si sente in compagnia dell'altro. Presentarsi a mente sgombra e senza l'assillo di altri pensieri è importantissimo: meglio evitare di parlare di lavoro, se non in termini generali, e cercare di non insistere su argomenti troppo complicati. Il rischio di non lasciar spazio all'altro, il quale finirebbe per sentirsi annoiato e poco accolto. Solo uno su cinque chiede infatti un secondo appuntamento se nel primo non è certo di aver catturato l'interesse dell'altro.

4 - Curiosità, ma senza aspettarsi la "scintilla" a tutti i costi - Lo scopo di un buon primo appuntamento è stabilire un reciproco interesse e instaurare una conoscenza: non è detto che la fatidica "scintilla" scatti immediatamente: potrebbe volerci un po’ di tempo e più di un incontro. Nel frattempo, cerchiamo di trascorrere un momento piacevole, usiamo un linguaggio del corpo positivo per mostrare il nostro interesse al di là delle parole, ascoltiamo attivamente e facciamo domande. In capo a qualche appuntamento dovremmo riuscire a stabilire se ci troviamo in presenza di una persona verso la quale approfondire la conoscenza: se diamo al potenziale legame il tempo di crescere, la scintilla prima o poi arriverà.

5 – Non è male essere creativi - Dopo le prime volte, necessarie per avviare la conoscenza, qualcuno potrebbe trovare noioso il solito incontro al bar o a cena:  lo dichiara oltre la metà degli utenti Hinge (per la precisione il 65%) soprattutto i giovani della Gen Z, i quali vorrebbero rompere il solito schema. In questo caso, si può osare un po' di più e lasciare campo libero alla fantasia, ad esempio con una serata in una escape room, molto adatta alle persone più riflessive, per le quali lavorare fianco a fianco alla ricerca di indizi nascosti può essere un buon modo per stabilire intesa e complicità. Se il tema ambientale è un interesse comune, si può scegliere un'iniziativa sociale di pulizia di un parco o di una spiaggia, mentre una sfida ai fornelli a casa dell'uno e dell'altro, è un altro classico di sicuro successo se i due amano cucinare.. e mangiare.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri