Il dilemma è sempre attuale e ciascuno ha in mente la propria risposta: vediamo qual è quella giusta e soprattutto... se esiste!
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Sempre, qualche volta, mai: tra le tre opzioni c'è un abisso, soprattutto se si parla di coppia, eros e talamo coniugale. Già, perché molto dipende da quale fase dell'amore stiamo attraversando, anche se le eccezioni esistono sempre. Vediamo dunque quali sono le diverse possibilità a cui possiamo fare riferimento, certi che comunque non ci sia la ricetta magica per far funzionare il nostro rapporto se non quella di amare... ognuno a modo suo!
Sappiamo molto bene che sull'argomento sesso uomini e donne hanno idee diverse, sia per il come, sia per il quando. Ormoni o no, è un dato di fatto che le pulsioni sessuali vengono vissute in maniera differente, le femminucce aggrappate ai sentimenti e al romanticismo, i giovanotti più o meno assatanati e con la famosa idea fissa (da dividere in egual misura con la passione calcistica o sportiva).
Divertiamoci dunque a fare un po' chiarezza con un pizzico di ironia e la voglia di prenderci un po' in giro (ma con garbo, sa va sans dire).
Di più, di più, di più: la prima fase dell'amore è quella che dà la stessa ebbrezza di una sbornia da sabato sera: ci fa girare la testa, ci annebbia la mente e soprattutto crea dipendenza. Parrebbe che quasi quasi ci manca la linfa vitale se non vediamo il nostro partner almeno ogni tre ore, manco fosse la poppata di un neonato. In questa fase il livello degli ormoni è alle stelle e l'unica via di uscita è dare libero sfogo al nostro fiume in piena prima che rompa gli argini. Accade quindi che nei primissimi mesi di una relazione ad alto tasso di erotismo fare l'amore più volte al giorno, ovunque siamo (cucina, auto, ascensore, divano, prato...) sia piuttosto normale. Cosa succede? Di solito dopo un po' la signora alza bandiera bianca prima di soccombere, sperando nel buon senso del galantuomo, nella sua capacità di ascolto (ahimè, di solito non particolarmente spiccata), nelle riunioni fiume in ufficio o, se è un appassionato, di qualche partita di Champions. Benedetto calcio!
Come la mela: dopo la prima fase ossessivo-compulsiva, ci si attesta su una frequenza decisamente più gestibile: quella di una volta al giorno, che leva il medico di torno proprio come le mele, se è vero che fare l'amore migliora la pelle, il tono cardiocircolatorio e ci regala la giusta dose di allegria e autostima, della quale abbiamo tutti un disperato bisogno. Le più fortunate tra noi però vivono questa frequenza per tutta la vita... non avranno bisogno di cosmetici, beate loro! Il tutto naturalmente a patto che il nostro lui sia un amante valido e generoso, perché quelli che vanno di fretta non sempre sono così apprezzati dal gentil sesso. Noi siamo sempre quelle romantiche, ricordate? E quindi ok al sesso, ma con sentimento e coccole a profusione (di quelle chissà perché l'indigestione non si fa mai). Tuttavia, poiché deve essere un piacere, chissenefrega se ogni tanto non timbriamo il cartellino: stanchezza, mal di testa e un po' di normale broncio talvolta ci stanno: siamo umani in fin dei conti, no?
A cadenza settimanale: ammettiamolo: se dovessimo fare una indagine statistica, la frequenza del sesso una volta a settimana sarebbe con buona probabilità quella più votata. D'altra parte, tra le lenzuola spesso si annidano i problemi e con questi anche i pargoli che vengono a far visita per un brutto sogno, i timori del lavoro, le tensioni tra i partner. Come dicevano i latini, che - diamone loro atto - ne sapevano più di noi in media stat virtus, ovvero: il sesso una volta a settimana non è nè troppo, nè troppo poco. Approfittiamo del fine settimana quando possiamo scegliere i nostri tempi e diamo sfogo al nostro ormone, sempre ben presente, soprattutto nel nostro lui. Attenzione, però, perché cadere nella routine può diventare pernicioso, quindi non chiudiamo le porte alla fantasia: un reggicalze inatteso il mercoledì di coppa potrebbe resuscitare anche il tifoso più distrutto dell'universo mondo.
Vai con la luna: quando la frequenza dei nostri rapporti sfiora le fasi lunari, cioè una volta al mese, forse forse qualcosa nella nostra coppia non gira per il verso giusto. Certamente, se la logistica non aiuta perché siamo lontani, le buone ragioni ci sono tutte, però un campanellino d'allarme sarebbe meglio accenderlo. Sappiamo bene che le fasi dell'amore non sono tutte uguali, anzi, più la coppia sta insieme più il collante diventa altro, tuttavia una buona intesa sessuale è alla base della stabilità della relazione. L'abbinata fratello e sorella può pure funzionare, soprattutto se la scelta è condivisa, ma è una bomba a orologeria: e se a uno dei due a un certo punto scattasse il succitato ormone? Meglio non rischiare...
Ascetismo totale: Dipende da lei o dipende da lui? La signora si sente totalmente gratificata da palestra, shopping, cene con gli amici, viaggi e concerti? Oppure il cavaliere ha deciso di dedicare tutto il suo tempo libero al campo pratica del golf, agli allenamenti della squadra di calcetto e alla visita delle cantine dopo aver conseguito il diploma di sommelier? Delle due, l'una: ci siamo stancati del nostro partner e abbiamo trovato il modo di affondare il nostro dispiacere nel mare magnum dello svago fuori delle mura domestiche, oppure magari c'è qualche altro problema che vale la pena di indagare e di eliminare fino alla radice per tornare a essere una coppia nel vero senso della parola. La parola "mai" non esiste nel vocabolario di nessuno, tantomeno in quello dell'amore. Se la risposta alla domanda "quante volte lo fai" vi fa abbassare la testa per la frustrazione, vuol dire che non ci siamo proprio. Amen.