Vita a due

Strategie: dieci regole d’oro per chi vuole flirtare

Corteggiarsi fa bene a tutti, è un’attività stuzzicante e più facile di quanto sembri.

21 Feb 2019 - 14:55
 © istockphoto

© istockphoto

Flirtare è un’abitudine che non dovremmo mai perdere, anche se viviamo una relazione di una durata decennale. In questo caso, naturalmente, il corteggiamento dovrebbe essere rivolto al nostro partner, anziché a un’altra persona, perché ogni rapporto resta più vivo e vitale se i due compagni si adoperano per non cadere nella routine e nella noia. In ogni caso, flirtare non è solo un’attività “da acchiappo”, e quindi di esclusivo appannaggio dei single, ma non conosce età né limiti. Ci sono però alcune cose da sapere e da tenere presenti perché i nostri approcci abbiano successo e raggiungano l’obiettivo desiderato.

PERCCHE’ SI FLIRTA – Secondo uno studio della Northern Illinois University, si flirta per sei diversi motivi: il sesso, il divertimento (conquistare una persona è come uno sport), l’esplorazione (capire come sarebbe stare con quella persona), relazionale (approfondire il rapporto), aumentare la propria autostima con la conquista e funzionale (ottenere qualcosa dall’altro). Gli uomini flirtano soprattutto per avere favori sessuali, mentre le donne sono spinte da ragioni soprattutto relazionali.

QUESTIONI DI STILE – Un altro studio, stavolta dell’Università del Kansas, ci sono cinque diversi stili di “acchiappo”: lo stile tradizionale, in cui si attende che lui faccia la prima mossa; quello fisico, in cui si cerca di entrare in contatto tattile con la persona a cui si è interessati; l‘approccio sincero, in cui si cerca di aprirsi all’altro e farlo aprire con noi; quello giocoso (in cui molto è basato sullo scherzo e sul gioco); e quello gentile, in cui ci si comporta educatamente e senza fare allusioni al sesso.

CONTATTO VISIVO – E’ un elemento importantissimo e imprescindibile. Uno sguardo ininterrotto reciproco per almeno due minuti con un estraneo può far aumentare esponenzialmente il senso di attrazione. Facciamo attenzione anche al linguaggio del corpo: con le parole è facile mentire, ma i nostri gesti mostrano inesorabilmente la nostra fiducia in noi stessi e le nostre debolezze. Per avere successo occorre avere fiducia, sorridere (non troppo!) e pensare positivo.

ESPRESSIONI IN PRIMO PIANO – Prima ancora di cominciare la conversazione, possiamo fare una buona impressione con il nostro atteggiamento, specie con lo sguardo e con l’espressione del viso. Uno studio realizzato nel 2011 dalla psicologa Jessica Tracy della University of British Columbia ha scoperto che uomini e donne eterosessuali divergono notevolmente rispetto a quali espressioni facciali trovino più attraenti. In generale le donne apprezzano le espressioni di felicità, mentre per gli uomini è una delle meno attraenti. I maschi apprezzano le espressioni di orgoglio, mentre le donne le detestano; curiosamente, entrambi i sessi trovano relativamente attraenti le espressioni di timidezza e persino di vergogna.

OBIETTIVO CONVERSAZIONE – Iniziare a parlare è una delle cose più delicate. C’è chi preferisce l’approccio diretto (ad esempio: “Sei molto carina. Bevi una cosa con me?”), e chi invece preferisce domande innocue su un tema generale, come una domanda sul gruppo musicale preferito. Di solito gli uomini propendono per l’attacco diretto, mentre le donne apprezzano un avvicinamento più graduale. Attenzione però, se scegliamo la strada delle domande: dopo un primo approccio all’insegna della cautela, è meglio non menare troppo il can per l’aria, ma passare a qualcosa di più intimo e più personale (senza esagerare).

ATTENZIONE AL METEO – Può sembrare curioso e bizzarro, ma un esperimento, condotto dallo psicologo francese Nicolas Gueguen, ha mostrato che il sole può essere galeotto. Un gruppo di giovani è stato incaricato di avvicinare delle donne per la strada per chiedere il loro numero di telefono. Metà dei volontari ha "operato" con un clima soleggiato, gli altri in una giornata nuvolosa. Le percentuali di successo sono state migliori alla luce del sole.

UN TOCCO LEGGERO - Un piccolo e lieve contatto fisico può fare la differenza. Un tocco amichevole, come spingere appena con la spalla, ci può far capire se la cosa è gradita. Se l’altro non si ritrae si può passare a un gesto più personale, come toccare l’avambraccio o abbracciare intorno alla spalla o in vita. Se poi siamo fortunati, si può andare anche più in là…

OCCHIO AL GUARDAROBA – Per una serata di acchiappo il look è fondamentale. Se l’occasione e la location è formale, una certa eleganza è di rigore: la cravatta per lui ha sempre il suo perché, ma solo se siamo in un luogo davvero chic: il tutti gli altri casi è eccessiva e persino stonata. No tassati anche a T-shirt e felpe sportive, anche se il contesto è informale: il giusto sta, come sempre nel mezzo, sia per lui che per lei.

VAI COL ROSSO - Che si tratti di un rossetto fiammeggiante o di un abito da Woman in red, il rosso colpisce al cuore. I rosso è un colore che esprime potere e fiducia in se stessi. attenzione però: una donna che veste di questo colore trasmette anchel'idea di essere più aperta alla possibilità di un'esperienza sessuale.

CELLULARE RIGOROSAMENTE OFF - Ultimo, ma non meno importante: è tassativo spegnere il telefonino. Non c'è killer peggiore per un'attrazione nascente che il disturbo continuo di una suoneria o dei segnali di notifica. Il trillo, anche se lo ignoriamo, è un indice di distrazione scortese e offensivo.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri