Anche se il finale è stato tormentato, può valere la pena accettare un ritorno di fiamma. Ma solo in certe condizioni
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La storia era finita male e si era conclusa tra lacrime e sangue. Eppure, non abbiamo mai smesso completamente di pensare a lui. E adesso, a distanza di qualche mese, ha ripreso a mettersi in contatto e stiamo valutando l’ipotesi di concedere a lui e a noi stesse una seconda opportunità. È davvero una buona idea? A volte sì, a volte no: tutto dipende da mille fattori, a cominciare da come siamo noi, da come è lui (o lei) e da come va la vita. Vediamo allora una piccola lista di pro e contro, per valutare meglio la situazione.
VALE LA PENA RIPROVARCI SE:
- Con lui troviamo l’amore e anche di più – Il sentimento è il primo requisito, ovviamente. Ma, anche se sembra paradossale, l’amore è solo amore e, per sorreggere un rapporto nel tempo, deve essere accompagnato da molti altri aspetti. Con il nostro partner dobbiamo trovare l’equilibrio emotivo e affettivo che ci permette di stare bene e di affrontare le vicende della vita come se fossimo una cosa sola.
- Si è risolto il problema che ha causato la rottura – Molte ragioni che portano a dirsi addio possono risolversi nel tempo. Ad esempio, un trasferimento forzato e l’incapacità di vivere una relazione a distanza: se c’è un riavvicinamento geografico e il sentimento è ancora vivo, vale la pena riprovarci.
- La ragione che ha portato alla rottura non è più determinante – Spesso nella vita la scala delle priorità può essere stravolta. A distanza di qualche tempo, il motivo per cui abbiamo scelto di rompere può aver perso di valore e di peso: anche in questo caso una seconda chance ha il suo perché.
- Siamo cambiate (e anche lui) – Non si smette mai di crescere (o almeno dovrebbe essere così). Se sentiamo di essere più stabili e mature (e lo stesso vale per lui), una riconciliazione può avere successo.
- Se lo vogliamo tutti e due – La decisione deve essere condivisa e presa con il medesimo slancio. Se siamo dubbiose o se lo è lui, meglio procedere con cautela e riavvicinarsi a piccoli passi.
QUANDO È IL CASO DI LASCIAR PERDERE:
- Non siamo innamorate del partner ma “dell’amore” – La ricerca dell’amore perfetto non può avere successo, perché l’amore ideale non esiste: avremo sempre a che fare con una persona in carne, con i suoi pregi e i suoi limiti. Il “… e vissero felici e contenti” non è garantito a nessuno: si tratterà sempre di una conquista da ricreare ogni giorno.
- Non ce la sentiamo di stare sole – Questo è uno dei motivi più sbagliati per mettersi con una persona, tanto più se ci abbiamo già provato una volta senza successo. Il timore della solitudine è comprensibile, ma non possiamo permettere che sia la nostra ansia a prendere al nostro posto le decisioni cruciali della vita.
- Ci siamo lasciati per motivi gravi – Se la rottura è stata causata da un fatto grave, come un tradimento o peggio ancora un atto di violenza, tornare sui propri passi è la cosa più sbagliata che si possa fare. Per resistere alla tentazione di concedergli un’altra opportunità, facciamo memoria di quanto grande era la spirale di dolore in cui eravamo cadute e quanta forza d’animo è stata necessaria per uscirne. Sono davvero poche le probabilità che lui sia cambiato, nonostante le promesse di cui ci sta ricoprendo adesso; teniamo duro, senza la minima esitazione.
- Obiettivo autostima: perché accontentarsi? – Se la storia è finita, di certo ci ha causato dolore. Non siamo tenute a perdonare certe offese e non è neppure una buona idea tornare con un partner che ci ha fatto dei torti e dal quale siamo state comunque in qualche modo deluse. Perché accontentarci? Noi meritiamo di più.
- Il mare è pieno di pesci – Magari non incontreremo subito l’uomo della vita, ma anche una storia bella e senza impegni eccessivi può farci stare bene e aiutarci a considerare il ruolo del nostro ex in un’altra prospettiva. Tanto da arrivare alla determinazione di dirgli addio per sempre senza rimpianti.