Amore e infedeltà, un connubio spesso azzardato che può mettere in serio pericolo la relazione: giocare si può, ma con attenzione
© Istockphoto
Civettare è diventente e sentirci al centro dell'attenzione estremamente gratificante, però c'è un però: il rischio di rovinare la nostra relazione esiste ed è tutt'altro che remoto. Per evitare di buttare tutto all'aria e poi piangere sul latte versato ecco un piccolo vademecum per flirtare senza tradire. Possibile?
Sguardi ammiccanti, messaggini continui e decisamente intriganti, larghi sorrisi e outfit più curati del solito: fino a qui non c'è niente di male, siamo ancora nell'ambito del gioco, ma oltrepassare la soglia e cadere l'uno delle braccia dell'altro è più facile di quanto non si creda, con le conseguenze che ne derivano per la solidità della coppia.
D'altra parte, sentirsi desiderati, avere voglia di sperimentare e di lasciarsi conquistare dalla novità, mettere in gioco il proprio sex appeal per migliorare l'autostima è umano e legittimo, ma persevare può diventare diabolico.
Facciamo un passo indietro: per cominciare analizziamo la storia con il nostro attuale partner perché ci aiuta a capire quando dal semplice flirt siamo passati a qualcosa di più. All'inizio magari non ci abbiamo badato, ma poi ci siamo ritrovati in una liason senza quasi rendercene conto. L'amore però attraversa diverse fasi e se nei primi momenti siamo preda della passione e ci sentiamo le farfalle nello stomaco, man mano si passa a un sentimento diverso, più profondo e forse meno coinvolgente. Siamo onesti: coronavirus, routine, stress e bollette certo non aiutano e così dimentichiamo di essere seducenti abbandonando completamente l'idea di ammaliare e di farci desiderare. Prima però di tormare a fremere con qualcun altro, proviamo a essere nuovamente desiderabili per il nostro partner: affascinare è un'arte che si impara con l'esperienza e con l'età e che non dovremmo mai trascurare.
C'è flirt e flirt: se civettare per noi è quasi una necessità, cerchiamo almeno di farlo con giudizio. Evitiamo di giocare con chi potrebbe essere innamorato di noi, perché in questo caso accontentarsi di quello che siamo disposte a concedere potrebbe risultare davvero troppo poco. Vietatissimo poi il flirt con il capo: a (pseudo) relazione finita le conseguenze sul lavoro potrebbero essere decisamente spiacevoli. Dovendo fare una scelta, partiamo dagli sconosciuti di cui ci importa meno di zero o amici che non abbiano secondi fini e sul cui silenzio possiamo contare... forse.
Stabiliamo i limiti: avere ben chiari i limiti prima di oltrepassare la soglia del punto di non ritorno è fondamentale. Sentirsi desiderati migliora l'umore e l'autostima, ma esagerare è rischioso, perché si può mettere a repentaglio la relazione: mai esagerare, il nostro partner merita rispetto, anche se ignaro dei nostri piccoli e innocenti flirt. Per una coppia solida, trasparenza e onestà sono requisiti imprescindibili.
Segnali di allarme: facciamo in modo di mantenere un barlume di lucidità anche quando civettiamo. Se il flirt oltrepassa il messaggino piccante e le conversazioni iniziano a diventare fiumi parole dal tempo imprecisato, dovremmo sentire un campanello d'allarme che ci avvisa del fatto che stiamo andando alla deriva. Siamo onesti e cerchiamo di capire cosa stiamo provando davvero e cosa vorremmo che succedesse. Attenzione, perché se questa persona ci interessa, allora il baratro è proprio davanti a noi.
Io lo faccio a te e tu lo fai a me? Quando ci diamo l'assoluzione in formula piena perché il reato non sussiste, almeno secondo il nostro punto di vista, dobbiamo essere disposti ad accettare che il nostro partner possa a ragione godere dello stesso diritto e del medesimo bonario trattamento. Chissà perché quando compiamo una determinata azione ci sembra del tutto innocente, ma quando la subiamo ci pare di una gravità stratosferica. Siamo veramente disposti ad accettarlo? Occhio perché chi la fa, l'aspetti.