I maschi sono meno pronti ad affrontare le problematiche legate a una vita affettiva indipendente
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La vita da single preoccupa più gli uomini che le donne, azzerando la convinzione, ormai falso mito, che vuole una donna pronta ad accettare un rapporto qualsiasi pur di avere un partner. Meglio sole che male accompagnate potrebbe essere la loro filosofia di vita, dimostrando di essere meglio attrezzate rispetto ai loro colleghi maschi nei confronti delle problematiche legate a una vita affettiva indipendente, senza legami stabili.
Lo ha scoperto l’app di dating Meetic in uno studio dedicato ai single italiani e al loro rapporto con se stessi. L’indagine ha preso in considerazione un campione di 808 single italiani tra i 18 e i 64 anni: dalle loro risposte è emerso che il 52% delle donne intervistate, contro il 38% degli uomini.si è dichiarata d’accordo con l’affermazione che è meglio essere sole che male accompagnate, Questi dati evidenziano una significativa divergenza di genere nell'approccio all'amore e alle relazioni e soprattutto nella gestione della vita senza un partner. Le donne, nel complesso, appaiono più adattabili e indipendenti, mentre gli uomini mostrano una maggiore difficoltà nel gestire le pressioni sociali ed emotive della vita da single. Nel corso dell’indagine è emerso ad esempio, che il 25% del campione maschile ha dichiarato che essere single, a volte, rende la vita stressante ed influisce sul morale; davanti alla stessa domanda, solo il 15% delle donne si è dichiarata della stessa opinione. Un altro aspetto interessante è che ben il 65% degli uomini presta più attenzione alla propria immagine proprio perché non ha un partner con cui condividere la vita, rispetto al 53% delle donne.
Le differenze più sostanziali tra uomini e donne si rilevano quando si indaga sulle motivazioni che spingono uomini e donne alla ricerca dell’anima gemella: quando si tratta di definire il significato di una storia d’amore, i due generi sembrano avere priorità molto differenti: quasi la metà degli uomini intervistati (49%), auspica una storia d’amore che culmini idealmente in un matrimonio: solo il 35% delle donne dichiara di condividere questa visione. Quando poi si arriva a parlare di figli, il 58% del campione maschile vede l’amore come un percorso verso un progetto di genitorialità, mentre è della stessa idea solo il 42% di quello femminile. Questi dati suggeriscono che la relazione amorosa non è più percepita esclusivamente come un mezzo per raggiungere obiettivi “tradizionali”, ma anche come un’occasione di crescita personale e condivisione. Questa evoluzione manifesta la ridefinizione in corso degli ideali amorosi e sottolinea l’aspirazione crescente a costruire relazioni basate sul rispetto e sull’autorealizzazione di entrambi i partner.
Esplorando poi le aspettative legate alle caratteristiche del partner ideale, entrambi i generi concordano sul fatto che il compagno deve essere innanzi tutto sincero, onesto e affidabile. Le donne, inoltre, danno grande importanza al rispetto, mentre gli uomini apprezzano il senso dell’umorismo. Indagando sul tipo di storia d’amore desiderata, gli uomini hanno utilizzato tre aggettivi chiave: duratura, appassionata e divertente, con una menzione speciale per la dolcezza. Le donne sembrano invece cercare una relazione complice, stabile e autentica, mettendo al quarto posto l’elemento del divertimento. È quindi chiaro che, nonostante le differenze, entrambi i sessi aspirino a legami su cui fare affidamento e che aiutino ad affrontare la vita con un pizzico di ottimismo in più.
I single in Italia sono ormai un numero importante. Secondo un’indagine di Coldiretti, nel nostro Paese i single rappresentano ormai una famiglia su tre, pari a circa 8,4 milioni persone. La quota più consistente è rappresentata da celibi e nubili (circa 3,3 milioni tra uomini e donne); quasi 2 milioni sono separati e divorziati; i vedovi e le vedove sono altri 3,1 milioni. Inoltre, Secondo i dati dell'Osservatorio Single di Ipsos, il 60% degli italiani è sempre più incline a trascorrere del tempo in solitaria; dato confermato anche dal fenomeno delle coppie Lat (Living ApartTogether), che pur considerandosi in coppia rifiutano la convivenza a favore di una modalità distaccata e più libera di vivere la relazione. Il 58% della popolazione italiana poi sente sempre più spesso il bisogno di passare del tempo da solo, mentre il 63% (cresciuto di un terzo rispetto al 2021) sostiene che viaggiare da soli è motivo di orgoglio; sono più donne che uomini, 72% contro il 57% maschile, orgogliose di essere sole.