Imitiamo i giapponesi e la loro festa della bellezza. Senza i ciliegi si troveranno pur sempre delle margherite
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E' aprile, e nonostante il clima più mite soffra un po' per le scrosciate di pioggia, il consiglio anti malinconia di oggi prevede che stiate all'aperto. Intento di questo lunedì è farsi passare il mal da inizio settimana copiando un'usanza meravigliosa che adotta ogni anno il popolo giapponese tutto: uscire all'aperto a osservare la natura in fiore.
Si chiama Hanami ("Ammirare i fiori"), è una tradizione che ogni anno fa uscire di casa, e spostare anche per chilometri, milioni di giapponesi, da inizio aprile a fine maggio. Tutti se ne vanno in giro a osservare i boccioli di ciliegi, i 'sakura', ed è una sana e bella abitudine che unisce l'occasione di stare all'aperto, l'osservazione di alberi e rami, la scusa per spostare un po' il baricentro da se stessi e i propri inizi di settimana complicati verso qualcosa d'altro, di bello e affascinante, che rasserena e diffonde benessere. E va bene, non avrete rami di ciliegio proprio sotto casa, né sotto l'ufficio. Ma magari se ci fate un po' caso trovate vedrete prima o poi, sfrecciando in tangenziale, un rametto di magnolia, di azalea, di gelsomino o di ginestra. Se non trovate niente di tutto ciò, impegnatevi un pochino e memorizzate l'ultima volta che avete intravisto l'erba di un prato. Andateci, e osservate con attenzione almeno lo straccio di una margherita, va bene?