Il grano misterioso sacro agli Aztechi ha mille qualità e finalmente è tornato sulla nostra tavola. Scopri di più!
© istockphoto
Originario del Perù, l'amaranto è un cibo antichissimo: insieme alla quinoa e al mais, era fondamentale nella dieta delle antiche popolazioni precolombiane che popolavano l'America latina. Per gli Aztechi l'amaranto era il grano misterioso o anche il grano degli Dei in considerazione delle eccezionali qualità nutrizionali ed energetiche; anche i Maya lo apprezzavano e utilizzavano come alimento, mentre per gli Incas era fondamentale per il suo potere curativo. Finito nel dimenticatoio per secoli (il mais fu il cereale prescelto dagli spagnoli per la coltivazione nel vecchio continente), l'amaranto ha da pochi decenni ritrovato la sua dignità come nutrimento prezioso dalle molte proprietà, prima fra tutte quella di essere uno pseudo cereale totalmente privo di glutine, adatto quindi anche a chi soffre di celiachia, ma non solo: scopriamo di più!
L’amaranto, oltre che essere un ottimo alimento, ha dalla sua di essere una pianta con una infiorescenza davvero molto spettacolare e bella, tant'è che nel '700 in Europa si diffuse come pianta ornamentale, oltre ad essere utilizzato per impreziosire gli abiti in quanto ritenuto in grado di donare benessere fisico.
Bye bye glutine: privo di questa proteina, l'amaranto è dunque adatto a chi soffre di celiachia. Inoltre, questo pseudo cereale è particolarmente digeribile e per questo può essere indicato per la nostra dieta, o durante convalescenze, o ancora se abbiamo dei disturbi all’apparato gastrointestinale.
Mai più stipsi: la ricchezza di fibre rende l’amaranto davvero utilissimo per chi è afflitto da problemi intestinali, oltre a essere indicato per l’alimentazione di bambini e anziani. Le fibre, ricordiamolo, sono le nostre migliori alleate anche come prevenzione nei confronti del cancro al colon.
Fai il pieno di energia: l'amaranto è ricchissimo di proteine ed è quindi particolarmente consigliato a chi segue un regime alimentare privo di proteine di origine animale, come i vegetariani e vegani: infatti analisi scientifiche dimostrano che le proteine contenute in questo pseudo cereale sono tra quelle con le più alte qualità nutritive di origine vegetale e le più vicine alle proteine dei prodotti di origine animale. L'altissimo contenuto proteico (quasi 14 grammi ogni 100 di prodotto) supera quello della maggior parte dei cereali, senza contare che le proteine dell'amaranto sono complete perché contengono anche la lisina, un amminoacido trascurabile o totalmente assente nei cereali.
Anemia addio: le foglie e i semi dell'amaranto regalano un ottimo apporto di ferro - molto maggiore che negli spinaci! - , calcio, fosforo e magnesio. Non mancano le vitamine dei gruppi B e C, oltre all'acido aspartico, arginina, serina, alanina e acido glutammico.