Darsi degli obiettivi per il nuovo anno è normale, ma occorre tener conto della situazione reale e di un periodo che non aiuta il morale
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Nuovo anno, tanti buoni propositi. Siamo nel 2024 e, nonostante l’euforia del nuovo inizio, questo mese porta con sé l'irrimediabile e duro confronto con una sensazione di svogliatezza, di mancanza di motivazione pensando ai mesi di duro lavoro che si annunciano all'orizzonte. Non basta, perché anche il meteo ci mette del suo, con le giornate fredde e buie di questa stagione. Un mese difficile da superare, quindi, ove i pensieri negativi possono addensarsi e la stanchezza e uno stato emotivo che rende apatici, ci fa affliggere da uno stato d'ansia unito alla ricerca di un qualcosa a cui non si sa di dare un nome.
Per inaugurare al meglio l'anno nuovo, meglio darsi degli obiettivi non troppo ambiziosi onde evitare di sentirsi infastiditi, demotivati e tristi, stati d'animo che trovano terreno fertile in questo periodo.
A maggior ragione, a questo dovrebbero attenersi soprattutto coloro i quali, complici le giornate che non sembrano allungarsi mai, temperature rigide e cielo grigio sono più predisposti a soffrire di depressione affettiva stagionale (SAD).
secondo Serenis, centro medico online per il benessere mentale, prima di formulare i buoni propositi occorre individuare prima di tutto la differenza tra valori e obiettivi personali. I valori sono il metro ideale, capace di orientare le scelte pratiche e la definizione degli obiettivi. Come la stella polare, hanno il dovere di guidare nel percorso, ma non possono essere raggiunti poiché non sono obiettivi pratici che si possono realizzare in breve tempo.
una volta stabiliti i valori, è possibile passare alla definizione degli obiettivi, dei traguardi concreti che possono essere raggiunti svolgendo determinate azioni. Questi macro-obiettivi debbono poi essere suddivisi in microproiettori che siano effettivamente raggiungibili nel breve periodo. Sommandosi l'un l'altro, nel lungo periodo porteranno alla realizzazione del macro-obiettivo. È fondamentale essere in grado di valutare come ci si sente e le difficoltà che si stanno attraversando per capire fin dove è possibile arrivare concretamente.
quando i buoni propositi non vengono centrati, non si deve essere pronti all’autocritica feroce. Porsi aspettative irrealistiche o troppo ambiziose, infatti, è il modo più semplice per percepire un controllo sulla propria realtà. "Porsi degli obiettivi senza tener conto dei limiti effettivi legati al nostro stato psicofisico e al contesto in cui siamo immersi, ci espone a delusione, critica e un fallimento annunciato" afferma Martina Migliore, psicologa psicoterapeuta e Direttrice Formazione e sviluppo di Serenis. "In questo modo qualsiasi azione che verrà fatta non potrà altro che fallire, andando a generare in noi stessi un senso di impotenza, bassa autostima e altre problematiche”.
per prima cosa, bisogna concentrarsi sul presente evitando di essere troppo duri con sé stessi. È un ottimo modo per alleviare la tensione generata da traguardi troppo ambiziosi, che portano irrimediabilmente ad abbandonare i buoni propositi o a tralasciare alcune buone abitudini precedentemente imposte. Inoltre, mai dimenticare il potere del sorriso, in quanto l’allegria può aiutare ad alleviare lo stress e l’ansia. Una semplice risata o un sorriso hanno lo straordinario potere di risollevare istantaneamente l’umore, influenzare in modo positivo la percezione, l'atteggiamento e il giudizio delle persone.
grazie al reframing, una tecnica che aiuta a contestualizzare una situazione, si può cambiare la prospettiva in cui una viene affrontata. Se i mesi invernali, ad esempio, ci fanno sentire tristi e stressati, non dobbiamo far altro che cambiare il modo in cui percepiamo questo periodo dell’anno. Piuttosto di concentrarsi sul freddo e sul grigiore invernali, si possono individuare gli aspetti positivi di questo periodo: per esempio, il comfort di una tisana calda, il relax nel tepore di casa, il divertimento tutti insieme tutti insieme dopo cena magari guardando un bel film alla TV. Anche ringraziare per le cose che fanno star bene non è un esercizio vuoto o forzato perché rafforza la capacità di eliminare i pensieri intrusivi e le voci interiori scomode. Individuare due o tre cose per le quali sentirsi grati vuol dire concentrarsi esclusivamente sul qui e ora.
se, nonostante tutto, ci si trova in difficoltà a realizzare i buoni propositi o ad affrontare questo periodo, il suggerimento è di provare ad approfondire quali siano le motivazioni che ci tengono legati alle solite abitudini. "Potrebbe esserci la paura del cambiamento, la bassa autostima, blocchi mentali ed emotivi" suggerisce la d.ssa Migliore. In questo caso, anche riconoscere di avere bisogno di un supporto è il primo importante passo verso il cambiamento.