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Cosa devi sapere sulla dieta Lemme: dal menu tipo ai cibi tabù

Hai mai provato la pasta a colazione? Scopri opinioni, menù e cibi previsti

20 Giu 2016 - 09:39

Promette di aiutare a dimagrire velocemente e dare una svolta alla vita quotidiana: il dottor Lemme, farmacista originario di Desio, ha chiamato la sua dieta Filosofia Alimentare. Diventato celebre grazie al popolo vip e ormai da qualche anno presente sul piccolo schermo, non si è fatto mancare, tuttavia, molte critiche. Ecco alcune cose da sapere sulla dieta Lemme.

FASI 1 E FASE 2 – La dieta Lemme prevede due fasi: la prima fase è strutturata in modo da perdere i chili di troppo e raggiungere il peso desiderato, mentre la seconda è una sorta di rieducazione alimentare che intende aiutare a concepire uno stile di vita più salutare. Durante la prima fase è possibile perdere fra i sette e i dieci chili: gli alimenti proibiti e i cibi concessi vengono scelti in base al metabolismo della persona e sono decisi individualmente. La seconda fase dura all'incirca tre mesi. Durante questo periodo vengono reintegrati alcuni cibi e si impostano nuove abitudini alimentari, acquistando progressivamente indipendenza e più consapevolezza.

MENÙ D'ESEMPIO – A colazione? Tacchino oppure pasta con una spolverata di peperoncino, da accompagnare con un caffè. Petto di pollo, filetto o fiorentina per la pausa pranzo. Fra i piatti previsti per la cena ci sono sogliola, pesce spada e orata. Durante tutti e tre i pasti della giornata è possibile assumere come bevanda un caffè. Secondo il dottor Lemme fra gli alimenti che più rischiano di far ingrassare troviamo latte, frutta, aceto, sale, pomodori e insalata, mentre grassi come l'olio e il burro costituiscono una fonte nutritiva importante, che sarebbe bene non sottovalutare. Anche farina e uova sono materie prime preziose e possono aiutare la dieta, se usate nel modo giusto. Il primo nemico da combattere? Il conteggio delle calorie.

IL METODO – Il primo approccio con il dottor Lemme potrebbe essere traumatico per chi vuole perdere peso. L'ideatore della celebre dieta solitamente scatta una foto ai propri pazienti, che lui chiama ciccioni, e li mette di fronte all'evidenza: il metodo d'urto serve a dare una scossa all'autostima e trovare le motivazioni giuste per dimagrire.

IL CASO – L'ex team manager di Formula 1 Flavio Briatore ha dichiarato di essere dimagrito grazie ai ricchi menù a base di proteine di questa dieta: 400 grammi di spaghetti al peperoncino per colazione, pranzo con un chilo di costata di manzo e, per concludere, 700 grammi di spinaci come cena. Alcolici, zucchero, sale e pane aboliti, soprattutto nella fase iniziale. Ma un regime iperproteico non è l'unico tipo di menù previsto: esistono anche percorsi vegetariani, vegani o basati sul pesce. In questo modo Briatore avrebbe perso sedici chili, e scatenato una serie di critiche.

IL LIBRO – La dieta Lemme è concepita osservando le reazioni del corpo a livello ormonale e chimico con molta attenzione agli orari. La colazione deve essere effettuata entro le 9 del mattino, fra le 12 e le 14 il pranzo, mentre per la cena è opportuno non andare oltre le 21. Una tazza di con fette di limone è lo spuntino previsto durante la giornata. Le ricette non si basano sul conto delle calorie, bensì nell'ottica della biochimica. I pazienti più difficili? Secondo il dottor Lemme sono le donne: abituate a mangiare sull'onda delle emozioni, spesso mentono e gestirle è più complicato perché a suo dire sgarrano facilmente .

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