A seconda della proporzione delle dita rispetto all'alluce può essere greco, latino o egizio. La sua forma suggerisce quali calzature indossare e rivela certi tratti del carattere
Lo sapevi? Non tutti i piedi sono uguali: a seconda della loro forma si parla di piede greco, romano o egizio. A fare la differenza è la lunghezza delle dita rispetto all’alluce; chi ha il secondo e il terzo dito più lunghi rispetto al “ditone” ha il piede greco; chi ha l’alluce lungo e le altre dita “a scalare” ha il piede egizio, mentre chi ha il secondo e terzo dito lunghi quanto il primo ha il cosiddetto piede romano o latino. Secondo gli appassionati di podomanzia, la disciplina i rapporti tra estremità inferiori e carattere della persona, c’è un preciso rapporto tra tipologie di piede e tratti della personalità: di sicuro la forma che hanno le nostre estremità inferiori è un aspetto che va tenuto presente nel momento in cui scegliamo le scarpe, per non incorrere in dolorosi inconvenienti.
Innanzi tutto, il fatto di avere il piede di una forma piuttosto che un’altra è solo una questione di esteriorità e non di funzionalità: tutte e tre le tipologie sono indice della stessa salute ortopedica e solo una questione di forma. Non sono neppure indicativi delle nostre origini geografiche: i nomi vengono infatti dalla forma delle vele con cui questi Greci, Egizi e Romani armavano le loro navi in tempi antichi. La conformazione del nostro piede ci suggerisce però quali forme di sarpe privilegiare o, eventualmente, quali accorgimenti è opportuno mettere in atto se vogliamo seguire la moda a tutti i costi, senza farci del male.
Il piede greco, con la sua forma affusolata e il secondo e il terzo dito più allungati, è considerato il più bello esteticamente, tanto da essere chiamato anche “piede da modella”. In effetti è anche quello che permette di indossare senza soffrire qualsiasi tipo di calzatura, comprese le scarpe a punta e a tacco alto, perché le dita riescono comunque a disporsi confortevolmente anche in poco spazio, senza accavallarsi tra loro o senza contrarsi “a martello” L’unica accortezza è non abusare di forme e altezze estreme, per non costringere il piede a flessioni troppo pronunciate e a reggere troppo a lungo tutto il peso del corpo sull’avampiede.
La podomanzia rivela che le persone con il piede greco sono ambiziose e con spiccate doti di leadership: le dita lunghe e slanciate indicano però che a volte tutto questo sconfina nella prepotenza, un tratto del carattere che può valere la pena tenere sotto controllo.
Il piede egizio è il più diffuso nel nostro Paese: l’alluce è il dito più lungo, mentre le altre hanno una lunghezza decrescente fino al quinto dito. Chi ha questo tipo di piede può incontrare qualche difficoltà con alcuni tipi di scarpe: meglio scegliere un modello che garantisca il giusto spazio all’alluce, senza comprimerlo eccessivamente per evitare che si ripieghi sul secondo dito e subisca dolorose contratture. La scarpa “giusta” deve anche concedere alle altre dita uno spazio abbastanza avvolgente da impedire eccessivi movimenti che possono causare vesciche. L’ideale sono scarpe dalla punta comoda, magari arrotondata, e che abbia la giusta aderenza sul tallone. Sì anche ai modelli pee toe e ai sandali aperti, nei quali l'alluce ha agio di muoversi.
Il piede egizio di solito è indice di personalità concreta, razionale e creativa, come indica l’alluce grande, e di amore per la natura e per la vita all’aria aperta.
Il piede romano (o latino) ha una forma più larga e squadrata, con il secondo e il terzo dito lunghi quanto l’alluce e le ultime due di dimensione più ridotta. Chi ha questa conformazione dei piede farà bene a evitare le scarpe a punta e le calzature troppo strette, che tendono a spingere l'alluce verso il secondo dito: questo può alla lunga causare o favorire la formazione dell’alluce valgo, cioè una dolorosa deformità del primo dito con una prominenza verso l’esterno, dovuta alla lussazione dell'articolazione. Il piede romano può rendere più scomode le scarpe con i tacchi alti: questi modelli infatti spingono in avanti l'avampiede, riducendo lo spazio occupato dalla punta e favorendo lo sfregamento della tomaia sulla pelle delle dita. La scarpa ideale è il sandalo aperto a pianta larga, facendo però attenzione che il piede non debordi. Anche per le scarpe chiuse è opportuno preferire modelli a pianta larga e pellami morbidi, capaci di modellarsi sul piede.
Il piede romano, secondo la podomanzia, si accompagna a personalità riservate e all’inclinazione a inseguire sogni e ambizioni. Si tratta di soggetti multi tasking, efficienti e pragmatici