Benessere dopo gli "anta"

Disturbi in menopausa: perché gli isoflavoni possono essere d'aiuto

Queste molecole paiono un valido supporto per ridurre le vampate di calore, contrastare l'osteoporosi e per la bellezza di pelle e capelli

13 Ott 2022 - 05:00
 © Ufficio stampa

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Nel periodo della menopausa, così delicato per le donne, gli isoflavoni sembrano essere ottimi alleati del benessere sin dagli esordi della premenopausa. La struttura chimica di queste molecole è simile a quella degli ormoni estrogeni e per questo motivo vengono impiegati nel trattamento dei sintomi legati alla condizione femminile tipica delle donne che si affacciano all'età più adulta

PERCHÉ GLI ISOFLAVONI IN MENOPAUSA: lo studio di queste sostanze, e la loro applicazione terapeutica, è stato condotto dopo aver osservato che le donne asiatiche hanno minori problemi legati alla menopausa, soprattutto i disturbi come vampate di calore, iper irritabilità, e così via. Studiando le differenze dei regimi alimentari delle donne asiatiche rispetto a quelle occidentali, si è dedotto che nelle donne orientali un'alimentazione più ricca di soia favorisce un migliore adattamento allo squilibrio ormonale dovuto alla menopausa. Diversi studi hanno evidenziato il ruolo degli isoflavoni quali simil estrogeni da somministrare a donne in menopausa per ridurne gli effetti collaterali mostrando che, dopo circa tre mesi di terapia con isoflavoni, possono esserci miglioramenti della sintomatologia, mentre i benefici potrebbero iniziare a manifestarsi già dopo il primo mese. Va tenuto presente che la soia non presenta effetti collaterali, quali il tumore all'endometrio e carcinoma mammario. 

ISOFLAVONI, COSA SONO E DOVE SI TROVANO: Gli isoflavoni sono un gruppo di composti fitonutrienti con azione antiossidante. Fanno parte della categoria dei fitoestrogeni, sostanze di origine vegetale simili agli estrogeni dal punto di vista strutturale così come dal punto di vista funzionale. Queste molecole sono ben localizzate in alcune famiglie botaniche e si trovano principalmente nei semi di soia, ma anche in altri legumi, quali ad esempio i ceci, le lenticchie e le fave. Altre fonti di approvvigionamento sono il trifoglio rosso, i cereali integrali e il finocchio. 

CONTRO LE VAMPATE DI CALORE: nel periodo della menopausa il livello di estrogeni nelle donne si riduce significativamente, fino al 95%. Proprio a causa del tipico calo estrogenico, otto donne su dieci soffrono delle note vampate di calore, uno dei sintomi più tipici della menopausa. Poiché, come detto, in Giappone per esempio le donne in menopausa sono meno soggette ai sintomi tipici rispetto alle occidentali, si è ipotizzato che in questo il consumo di soia potrebbe giocare un ruolo importante. La soia è un legume caratterizzato dalla significativa presenza di isoflavoni, ovvero fitoestrogeni, composti in grado di mimare l’effetto estrogenico una volta entrati in circolo. Un articolo pubblicato nel 2001 sull'American Journal of Epidemiology, condotto su migliaia di donne giapponesi nel tempo, ha posto in luce come il consumo di soia fosse associato a una riduzione delle vampate. Va detto comunque che uno studio successivo ha evidenziato che in generale un regime alimentare interamente vegetale è associato a una riduzione generale dei sintomi da menopausa. Decine di studi clinici hanno valutato l'assunzione di soia e di integratori a base di isoflavoni della soia sulla riduzione delle vampate di calore raggiungendo un calo del 45% dei sintomi. La soia, che ha un forte contenuto di proteine e di lipidi, è ricca anche di vitamina E e svolge un’azione antiossidante che rallenta l’ossidazione dei grassi.

FAVORIRE LA SALUTE DELLE OSSA: oltre alla capacità degli isoflavoni di ridurre le vampate di calore, numerosi studi hanno mostrato che l'assunzione di questi simil estrogeni riduce l’incidenza del rischio di carcinoma mammario e delle fratture ossee. Infatti la soia, grazie al suo contenuto di minerali come calcio, fosforo e potassio e fitoestrogeni, è un ottimo alleato contro l’osteoporosi, ovvero la riduzione e il consumo della massa ossea con il loro conseguente indebolimento. Gli estrogeni hanno un ruolo centrale nello stimolare indirettamente la formazione dell’osso e l’assorbimento di calcio a livello intestinale attraverso la vitamina D; quando i livelli di questi ormoni calano in menopausa, il normale processo di rimodellamento e rigenerazione ossea non avviene più correttamente, la massa ossea diminuisce, va incontro all'osteoporosi con conseguente aumento del rischio di fratture. Studi epidemiologici hanno invece dimostrato che le popolazioni orientali che consumano grosse quantità di soia nella dieta, hanno minore incidenza di osteoporosi delle occidentali in virtù del contenuto di fitoestrogeni presente in essa.

PER LA BELLEZZA DI PELLE E CAPELLI: il calo di estrogeni in menopausa riduce la sintesi di collagene determinando una perdita di tono e spessore della pelle, a cui si associano secchezza, prurito, rughe e fragilità cutanea. Gli studi indicano che nei primi cinque anni dopo la menopausa viene perso fino al 30% del collagene cutaneo e successivamente si riduce a circa il 2% all’anno. Per contrastare questo processo, e tenuto conto che gli estrogeni sono fondamentali anche per conservare salute e bellezza dell'epidermide, diversi studi indicano che gli isoflavoni possono avere una buona efficacia sui cambiamenti cutanei associati a questa condizione fisiologica della donna. 

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