Endorfine, serotonina e non solo: per ritrovare il buon umore si può stimolare la produzione delle sostanze che ci fanno stare bene
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Felicità: uno stato che tutti vorremmo vivere e che non è così impossibile raggiungere come potrebbe sembrare. Infatti, basterebbe forse sapere che non è una questione di cuore, quanto di testa, tenuto conto che è il frutto del lavoro dei neurotrasmettitori. Si tratta di sostanze che attivano processi biochimici in grado di regalare piacevoli sensazioni di benessere e di soddisfazione, o al contrario di generare paura e stress. La scienza ha ormai chiarito il funzionamento di questo complesso meccanismo, il che rende possibile intervenire in maniera da stimolare la produzione degli ormoni che aiutano a stare bene. Tra gli ormoni del benessere ci sono certamente le endorfine e la serotonina, ma anche la dopamina, l'ossitocina e gli estrogeni.
le endorfine sono note per essere fondamentali nel determinare il tono dell’umore. Sono sostanze chimiche in grado di promuovere una robusta attività analgesica ed eccitante, intensa al punto che si può paragonare a quella delle sostanze oppiacee. Capaci di aumentare la sopportazione del dolore, le endorfine entrano in gioco perfino nell’intimità, in quanto regalano quella piacevole sensazione di benessere e appagamento che si prova al termine di un rapporto sessuale. Ma non basta: favoriscono anche il controllo dell'appetito e dell'attività gastrointestinale; agiscono sulla regolazione del sonno e pure sulla termoregolazione. Tuttavia, l'aspetto più interessante di questi neurotrasmettitori quello inerente alla capacità di modulare l'umore: regalano piacere, gratificazione e benessere, e nello stesso tempo aiutano a sopportare meglio lo stress. Come aiutarle? I livelli di endorfine aumentano praticando sport e attività fisica: in particolare si deve proprio alle endorfine il senso di euforia e soddisfazione che si prova al termine di un allenamento. Del resto, è normale, dopo un'intensa sessione in palestra, dimenticare arrabbiature, ansia, stress e persino il senso di fame. Il suggerimento furbo? Prendere un po' di sole: per ritrovare la felicità basta anche solo un quarto d'ora per tre volte a settimana
tra gli ormoni che regolano il benessere e la gioia è forse la più celebre. Si tratta di un neurotrasmettitore prodotto dal sistema nervoso centrale e da cellule presenti nell’intestino (non a caso quest’organo è definito spesso come il nostro secondo cervello) e gioca un ruolo molto complesso. Precursore della melatonina, la sostanza che regola il sonno, è indispensabile per sentirsi carichi di energia positiva. Riveste anche un ruolo importante nella stimolazione dell’appetito e del senso di sazietà ed è capace di contrastare il senso di fame nervosa. In generale, possiamo dire che interviene nella regolazione dell’umore ed è quindi indispensabile per sentirsi soddisfatti e appagati. È possibile stimolare la produzione di serotonina consumando alcuni alimenti: sì a cioccolato fondente, a semi oleosi e alla frutta a guscio. Semaforo verde anche per i cibi ricchi di vitamine del gruppo B, tra cui banane, avocado e zenzero, a carne bianca e pesce azzurro. Può essere utile il triptofano, presente nei cereali, nei legumi e nelle verdure a foglia verde.
questa molecola entra in azione in molti processi del cervello, soprattutto sulle aree che controllano il piacere, le emozioni, la motivazione. La dopamina è responsabile anche del senso di euforia che proviamo quando raggiungiamo un obiettivo o qualcosa che desideriamo, ma quando i livelli di questa sostanza sono bassi potrebbero dar luogo alla depressione. Per scongiurare questa mancanza, bisogna impegnarsi in un’attività che regala piacere oppure raggiungere un traguardo che ci si è prefissati: motivo in più per regalarsi momenti in cui si fa quel che si ama dandoci degli obiettivi, seppur piccoli, ma dei quali gioire quando si riesce a raggiungerli. Per favorire il rilascio di dopamina, a tavola sono perfetti avocado, banane, mandorle, semi di sesamo e di zucca, latticini, carne (soprattutto il pollo) e fagioli.
fondamentale nel rapporto mamma - neonato, perché regola l'andamento del travaglio, del parto e dell’allattamento, è l’ormone della tenerezza e dell’amore. Riveste però un ruolo importante anche nella vita sociale e sessuale degli adulti: infatti, è collegato ai rapporti affettivi, all'empatia e alla propensione alla fiducia nei confronti dell'altro. Quando il livello di ossitocina è adeguato, è possibile anche tenere a bada l'ansia. Il rilascio di ossitocina viene stimolato dal contatto con le persone che amiamo, soprattutto quando ci si scambia affettuosità. Un abbraccio caldo e non frettoloso genera un conforto e una gratificazione percepibili all'istante.
ultimi, ma non meno importanti, ci sono gli estrogeni. Ormoni femminili secreti dalle ovaie, sono presenti in piccole quantità anche negli uomini; influenzano l’umore, in particolare prima e dopo il ciclo mestruale. In coincidenza con la menopausa, iniziano a diminuire causando tristezza e sbalzi d’umore. Quando il calo si fa sentire, e l'umore è sempre più nero, per ritrovare la gioia si può optare per una eventuale terapia ad hoc, sempre naturalmente sentito il parere del medico e del ginecologo.