Per essere in gambissima occorre migliorare il microcircolo e combattere la ritenzione dei liquidi
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Le giornate afose dell’estate portano spesso con sé un senso di pesantezza e di affaticamento di gambe e piedi. La ragione del disagio è dovuto spesso alla cattiva circolazione negli arti inferiori, acuita dalle temperature elevate: per migliorare la situazione e attenuare il fastidio occorre riattivare il microcircolo e combattere in ogni modo la ritenzione idrica: non ci sono soluzioni miracolose, ma qualcosa si può fare curando l’alimentazione e facendo un po’ di movimento in più.
CATTIVE POSIZIONI - Stare seduti tutto il giorno, ma anche in piedi per molte ore di fila, ha effetti negativi per la circolazione. Se durante l’inverno una buona soluzione è offerta dalle calze a compressione graduata, le temperature estive le trasformano in uno strumento di tortura a cui non sfugge solo chi ha un conclamato problema medico. In tutti gli altri casi, si può provare sollievo muovendosi il più possibile: chi lavoro da seduto deve cercare di sgranchirsi il più possibile, facendo una breve passeggiata nei pressi della scrivania e cambiando posizione il più possibile sulla sedia. Può essere utile anche utilizzare un panchetto per tenere i piedi sollevati da terra. Chi lavora in piedi deve cercar di muovere qualche passo almeno ogni ora, per riattivare la circolazione.
UNA VOLTA A CASA… - Sempre efficace, come suggerivano le nostre nonne, è un pediluvio tiepido, meglio se con una manciata di sale o di bicarbonato. Utili anche le docce fresche, facendo scorrere un bel getto deciso di acqua su tutta la gamba, magari alzando e abbassando alternativamente la temperatura per stimolare il più possibile la circolazione. Per aiutare il deflusso linfatico, ci si può mettere distesi con un sostegno sotto le gambe, ad esempio un cuscino, per mantenerle in una posizione più alta rispetto al cuore. Attenzione però: per essere efficace il supporto deve reggere tutta la gamba, dal ginocchio al piede e consentire il rilassamento completo della muscolatura.
IL COMFORT DEI PIEDI – E’ inutile indossare sandali gioiello con un tacco vertiginoso se poi ci si ritrova con i piedi dolenti e gonfi come salsicce. Meglio scegliere scarpe comode, che non stringano, con un tacco alto circa tre-quattro centimetri. Se i trampoli non sono indicati per la salute di piedi e gambe, non vanno bene neppure le scarpe rasoterra: anche se indossiamo le sneakers, optiamo per un modello che abbia un piccolo rialzo sotto il tallone.
IL MOVIMNENTO E’ UN TOCCASANA – Per migliorare la circolazione degli arti inferiori non c’è nulla di meglio del movimento. Camminare è l’attività più semplice e insieme più efficace, davvero alla portata di tutti. Un altro modo di muoversi che dà sollievo alle gambe affaticate dal caldo è pedalare in bicicletta o sulla cyclette. Non serve scalare una montagna o impostare una salita da atleti sugli attrezzi da palestra: per la circolazione è più utile mantenere una pedalata morbida e fluida, che fa fare poca fatica e che ci permette di mantenere il più possibile un ritmo sostenuto. Un altro grande amico della circolazione è il movimento in acqua: l’ideale sono il nuoto o un corso di aquagym, ma se andiamo al mare concediamoci lunghe passeggiate sul bagnasciuga con l’acqua alle caviglie o al polpaccio: l’acqua fa resistenza al movimento e ne amplifica l’efficacia, mentre il su e giù delle onde esercita un benefico massaggio linfodrenante.
A TAVOLA – Per combattere la ritenzione idrica il primo passo è rinunciare a fritti, cotture elaborate, insaccati e dolciumi. Se andiamo pazze per questi cibi, concediamoceli solo di tanto in tanto, magari come premio. Nel frattempo abituiamoci a sostituire questi sapori con altri più salutari: ad esempio invece della coppa gigante di gelato con panna montata, optiamo per una bella macedonia con una pallina di sorbetto al limone. Durante la giornata ricordiamoci di bere in abbondanza e scegliamo cibi e bevande che favoriscono la diuresi, per limitare la ritenzione idrica. Cerchiamo anche di fare il pieno di sali minerali e vitamina C che agisce da vasoprotettore. Prendiamo l‘abitudine di ridurre e, se possibile, eliminare il sale nelle pietanze; limitiamo anche l’utilizzo di cibi pronti e in scatola nei quali la concentrazione di sodio è più elevata.
LE ERBE AMICHE –. La stasi venosa si combatte grazie alle proprietà di centella, ortica e betulla che aiutano anche a depurare l'organismo. Oltre a decotti e tisane è utile anche l’utilizzo delle tinture madri: prima dei pasti usa il carciofo (da evitare però durante l'allattamento o se si hanno problemi di cistifellea), che aiuta l'eliminazione dell'acido urico e disintossica il fegato. Possono essere utili anche le creme a base di estratti di frutti rossi, da conservare magari in frigorifero e da applicare sulla gambe per il massimo effetto freschezza.